La Camera penale di Cosenza aveva sollevato la questione con più documenti, ribadendo il principio secondo il quale i processi vanno celebrati nelle sedi naturali come previsto dal Codice
La Cassazione ha confermato l'ordinanza del tribunale del Riesame di Catanzaro, rigettando la questione giuridica sulla retrodatazione dei termini di custodia cautelare
Il Riesame annulla l'ordinanza relativamente al capo 1 e per una presunta tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso dispone gli arresti domiciliari
Il tribunale, dopo l'annullamento con rinvio della Cassazione, ha accolto le censure difensive. Per i giudici l'imputato trattava solo lo spaccio al minuto
Le posizioni che dovranno comparire il prossimo 12 maggio nell'aula collegiale del tribunale di Cosenza sono Pietro Capalbo, Giulio Castiglia, William Castiglia, Antonio Meduri e Filippo Maria Rende Granata
Ancora una manifestazione contro la decisione di celebrare Recovery e Reset in altra sede. Un'occasione anche per manifestare vicinanza agli avvocati di Omogo Moses e Rosa Vespa.
Si parla anche di gravità indiziaria nelle motivazioni pubblicate dalla Cassazione sulla posizione di uno dei principali imputati del procedimento penale contro una presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico
Secondo il Riesame il presunto rapporto esclusivo con Angelina Presta non sarebbe una prova rispetto al fatto che l'imputato conoscesse l'esistenza di una più ampia associazione a delinquere dedita al narcotraffico
Rivalutando gli atti, per come chiesto dalla Cassazione, i giudici di Catanzaro hanno annullato l'ordinanza limitatamente al capo 1, ritenendo "non specifiche" le dichiarazioni del pentito Francesco Greco.
L'imputato è accusato di far parte di una presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico capeggiata, a dire della Dda di Catanzaro, dal clan degli italiani di Cosenza
L'imputato è accusato di far parte con il ruolo di partecipe di una presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico diretta dalla cosca degli italiani di Cosenza
Elementi non sufficienti secondo la Suprema Corte a dimostrare l’affectio societatis necessaria per la partecipazione ad un’associazione per delinquere
L'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti risultava già desumibile dagli atti del procedimento Reset e dall’informativa finale della Questura
I giudici cautelari hanno rilevato un difetto di imputabilità. Il ricorso in Cassazione era stato presentato dagli avvocati Maurizio Nucci e Alessandra Rizzuto