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La Corte di Cassazione ha accolto parzialmente il ricorso presentato da Rosina Pati contro l’ordinanza del Tribunale di Catanzaro, che confermava la misura cautelare in carcere per reati legati al narcotraffico e alla detenzione di un’arma da sparo.
Contesto della decisione
Rosina Pati è accusata di far parte di un sodalizio criminale dedito al narcotraffico, gestito dal clan “degli italiani”, collegato alla confederazione ‘ndranghetista operante nel territorio cosentino. Il Tribunale di Catanzaro aveva attribuito alla Pati il ruolo di custode e consegnataria di sostanze stupefacenti per conto del presunto gruppo di appartenenza capeggiato da Carlo Bruno.
Motivi del ricorso
La difesa ha contestato la mancanza di motivazione autonoma nell’ordinanza del Tribunale, sottolineando che «la Pati conviveva con il marito che era il vero dominus e che gestiva i rapporti con l’Esposito» e che il ruolo della ricorrente si limitava a un breve periodo operativo (gennaio-febbraio 2021), senza una consapevole partecipazione al sodalizio criminale.
La Cassazione ha rilevato che la disponibilità della ricorrente a custodire in casa e a consegnare lo stupefacente al genero non sarebbe sufficiente a dimostrare l’affectio societatis necessaria per la partecipazione ad un’associazione per delinquere. Nonostante la Pati si relazionasse esclusivamente con il genero, «non sono stati evidenziati elementi per ritenere che il modus operandi della Pati si proiettasse oltre il rapporto bilaterale».
Analisi degli elementi probatori
La Cassazione ha considerato inadeguato il quadro indiziario fornito dal Tribunale in relazione alla detenzione illegale dell’arma da sparo. «Il colloquio telefonico […] non offre elementi chiari da cui effettivamente potere desumere che “l’oggetto da scaricare” fosse un’arma comune da sparo».
Conclusioni
La Corte ha annullato l’ordinanza impugnata e rinviato il caso al Tribunale di Catanzaro per un nuovo esame. Il Tribunale dovrà riconsiderare la posizione della ricorrente in conformità ai principi di diritto enunciati, fornendo una motivazione completa e immune da vizi logici.