È la vittoria dei penalisti cosentini. Più precisamente della Camera Penale di Cosenza “Fausto Gullo”, e a seguire il Coa di Cosenza e il coordinamento della Camere penali calabresi, che dopo una lunga battaglia contro il “nomadismo giudiziario” ottiene un primo risultato che farà felici tutti: giudici, cancellieri, magistrati e imputati. L’udienza preliminare di Recovery, l’inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro contro una sospetta associazione a delinquere dedita al narcotraffico, tornerà in Calabria.

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A comunicarlo il gup del tribunale di Catanzaro che in apertura di seduta processuale ha letto nell’aula bunker di Catania, l’ordinanza con la quale l’iter procedimentale, che precede il processo abbreviato o il processo ordinario, si celebrerà nell’aula bunker di Catanzaro, dove fino allo scorso dicembre si tenevano le udienze del processo abbreviato di Reset. Oggi gli avvocati difensori solleveranno questioni preliminari. Insomma, un maxi processo come Recovery torna nella sua sede naturale. ‎

Il provvedimento odierno è stato condiviso dal presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, Concettina Epifanio.