E’ il giorno di Matteo Renzi a Cosenza. L’ex premier farà tappa all’ombra della Sila per presentare il progetto politico della Lista Stati Uniti D’Europa ad elettori, elettrici e simpatizzanti. Si tratta di un contenitore che propone l’alleanza di più liste a mo’ di cartello elettorale per superare la soglia dello sbarramento del 4% ed eleggere i propri rappresentanti in Europa.

Insieme al senatore Renzi ci saranno anche i candidati Filomena Greco, Nunzia Paese (entrambi ospiti della nostra redazione nei giorni scorsi), Stefano Mascaro e Giuseppe Varacalli. L’incontro, al quale sono invitati i cittadini e le cittadine, si svolgerà (a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti) alle ore 18 nello spazio del Teatro Alfonso Rendano, in Piazza XXV Marzo. 

La lista di Stati Uniti d’Europa è formata da Italia Viva, +Europa, Psi, Radicali, Libdem, L’italia c’è al centro. Matteo Renzi, nella sua visita odierna a Cosenza sarà accolto dal sindaco Franz Caruso, socialista, che porrà al senatore gli omaggi della città. Di recente l’ex premier ha evidenziato un aspetto non secondario. «Chi di noi sarà eletto, andrà davvero in Europa. Meloni, Tajani, Schlein e altri si candidano sapendo già che non andranno a Strasburgo» ha detto lanciando la sfida agli avversari.

Renzi a Cosenza, il progetto del leader

«Una vera e propria truffa verso gli elettori – ha poi proseguito Renzi che nel pomeriggio ribadirà queste cose da Cosenza -. Noi vogliamo vedere un’Europa più forte nel mondo: per questo, servono riforme istituzionali forti, dall’elezione diretta del presidente della Commissione all’abolizione del diritto di veto. Porterò il mio personale impegno per il mondo del sociale, proseguendo in Europa il lavoro fatto dal nostro governo: penso alla riforma del Terzo settore, alla legge sul “Dopo di noi”, alla legge sull’autismo».

«L’Europa o cambia o muore – ha quindi sentenziato in un’intervista a L’Avvenire -. Servono gli Stati Uniti d’Europa. Servono leader, capaci di incidere in un mondo che appare completamente impazzito. Impazzito fra guerre, crisi, terrorismo e dove il Vecchio continente è il grande assente. Oggi Usa, Russia e Cina lo schiacciano e lo rendono prigioniero di regole bizantine».