Un momento di convivialità e informazione, per prevenire un mostro che fa paura. Nel reparto di oncologia del Mariano Santo si è tenuta l’iniziativa “La prevenzione vien mangiando”. Un progetto formulato da Oncomed, Fisar e Associazione Provinciale Cuochi Cosentini, che ha portato in tavola un piatto di stagione e in cattedra il biologo nutrizionista Mario Sicilia. «Rispettare la stagionalità è importantissimo – spiega – perché avere meno passaggi dal terreno alla tavola corrisponde a più qualità del prodotto. Questo permette – aggiunge poi – di portare a pranzo e a cena tutti i benefici che la natura ci offre».

Mentre Sicilia spiegava l’importanza di far partire la prevenzione dal cibo, il team di cuochi si metteva ai fornelli per portare in tavola un piatto di prodotti tipici, tradizionali e soprattutto di stagione. «Zucchine, cipolla di tropea, crema di zucca, fiori di zucca, pomodori, olio d’oliva. Tutti prodotti nostri, territoriali, che magari questa mattina erano nei campi e adesso sono cucinati».

Oncomed al Mariano Santo, il lavoro della presidente Caruso

A introdurre la giornata ai fornelli proposta da Oncomed, Fisar e APCC al Mariano Santo il direttore del reparto di Oncologia, il Professor Carlo Capalbo, che ha rimarcato anche alcuni dettagli sui rapporti fra cibo e malattia che, spesso, sfuggono a un occhio meno attento. «A volte – spiega – ci sono degli impedimenti meccanici che, chiaramente, precludono un percorso alimentare delineato. Ecco, queste problematiche devono essere valutate con attenzione».

Grande soddisfazione è stata espressa dalla presidente di Oncomed, Francesca Caruso: «Abbiamo fortemente voluto questa iniziativa – spiega – per far sì che si possa sensibilizzare a un argomento che spesso passa in secondo piano. E poi ci piaceva l’idea di poter regalare un momento di tranquillità alle persone presenti». Che è esattamente quello che è successo, fra il piatto di pasta cucinato dall’APCC e un calice offerto da Fisar.