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Trattive in corso tra i leader di Azione e Italia viva per raggiungere un’intesa e presentare agli elettori l’opzione di un terzo polo. L’intesa elettorale tra Azione e Iv, si farà: “spero di si’. Ci sono tutte le premesse. Io con Renzi ho governato quattro anni, abbiamo sempre litigato però le cose le abbiamo fatte”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, intervistato a ‘Omnibus’ su La7, sottolineando che “delle alleanze elettorali non me ne frega nulla, se riesco a farle bene ma non rinuncio alla nettezza di quello che voglio fare. Il Paese deve uscire da questo impasse, per cui l’Italia non riesce a fare mai le cose normali”.
Il leader di Azione torna poi sullo scontro con Di Maio. “Io non ho mai pensato che Di Maio non avesse i titoli per candidarsi. Quello che mi ha colpito di Di Maio, che non aveva alcuna esperienza di governo, è che ha voluto il Ministero dello Sviluppo Economico che raggruppa 4 ministeri. Ma Di Maio ha detto non mi basta, ne voglio un 5: il ministero del Lavoro. Quando io ho fatto il ministro ero molto spaventato, mi sembrava una cosa enorme. Invece Di Maio è arrivato ha rimosso tutte le persone che c’erano prima ha messo i suoi; poi ha cancellato Impresa 4.0, ha rimesso in discussione i piani sull’Ilva, sulla Tap… senza saperne nulla. Il problema non è l’origine delle persone ma la loro capacità di prepararsi per fare il proprio lavoro. Io a Di Maio imputo la mancanza di umiltà. Basta pensare che al momento di insediarsi non ha voluto fare nemmeno il passaggio delle consegne con il ministro precedente”.
Renzi: «Accordo con Calenda? Domani ci vediamo e decidiamo»
L’accordo con Carlo Calenda per un’alleanza Italia Viva-Azione in vista delle elezioni politiche 2022 non è ancora cosa fatta ma “abbiamo tempo, tra domani e venerdì…. Domani ci vediamo con Carlo e decidiamo“. A dirlo al sito della ‘Stampa’ è lo stesso leader di Iv Matteo Renzi.
“Se si fa l’accordo – chiarisce – bisogna capire qual è la prospettiva, se c’è un ragionamento. Le candidature e la lista sono la cosa più facile, la vera domanda è ‘vogliamo fare un percorso che costruisca un grande polo del buonsenso che sia in grado di incidere nella prossima legislatura?’. Per farlo, bisogna fare le cose per bene”.
Quanto alla leadership di Iv-Azione “uno o tutti e due dobbiamo fare un passo indietro. Io non ho problemi“. Un ticket femminile? “Prima mettiamoci d’accordo sul resto e poi vediamo. Carfagna, Bonetti e Gelmini hanno lavorato bene”.
Quanto all’alleanza di centrosinistra, non risparmia attacchi al segretario dem: “Letta ha fatto una frittata, ha messo dentro Di Maio ma Di Maio che c’azzecca con il Pd? Sta aiutando la destra-destra a furia di dire aumentiamo le tasse. Berlusconi sta amando più Enrico che Gianni Letta…“. Mentre “stamattina ho visto che Berlusconi ci attacca e ho detto occhio, questa è la soluzione. Se Berlusconi ci teme perché possiamo portare via voti ai moderati, se il Pd ci teme perché c’è un’ala riformista che tra votare Draghi e Di Maio ci pensa, vuol dire che questa cosa può avere un risultato decisamente superiore ai sondaggi”.