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La regione Calabria, sta assistendo ad un aumento di contagi senza percepirne neanche il famoso plateau della curva. Questo significa che i tamponi vengono effettuati e un’alta percentuale è positiva. I referti, la
cui tempistica è fondamentale, traballa.
Perché il sistema tamponi traballa
A Cosenza, esiste un solo laboratorio Analisi, quello del nostro Hub Annunziata, che deve processare i tamponi di un’intera provincia: Hub e Spoke, più quelli che effettua il Territorio, il Dipartimento di Prevenzione.
E mentre durante l’estate non bisognava comportarsi come le cicale, perché proprio non potevamo permettercelo, bisognava essere più formiche, preparandoci all’attivazione di quel laboratorio individuato a Rossano. Ci sarebbe stato il tempo opportuno di attrezzarlo del necessario e renderlo attivo. E ora avrebbe rappresentato un grande aiuto. Invece no, di fretta e furia, ne vedremo il funzionamento, se tutto va bene, oltre la metà di Novembre.
Perché la Regione non ha proceduto all’acquisto di test rapidi?
E nonostante l’evidente ritardo, la Regione Calabria, rifornita da fondi dell’Emergenza Covid, gestiti dallo stesso governo calabrese, avrebbe fatto bene a “tamponare” – restando in tema – acquistando i test rapidi. I quali nel giro di qualche ora riesce a fornire una risposta a ciò che serve: il risultato positivo o negativo. Tutto ciò ha a che fare con il contenimento del Covid-19. Ecco perché se non si hanno, soprattutto nell’emergenza, idee e possibilità di creare una soluzione, si adottino modelli intrapresi in analoghe situazioni.
Perché non adottare il modello Emilia Romagna?
Mi appello al Presidente ff Spirlì ed alla sua giunta, di prendere in considerazione, il modello Emilia Romagna, in questa fase, il supporto dei
tamponi rapidi/ antigenici, andrebbero a dare anche una enorme mano al personale sanitario dedicato al tracciamento dei contagi, compensando anche le carenze di risorse umane e strumentali, senza lasciare i
cittadini nell’angoscia dell’attesa.
Tra l’altro dopo aver visto un Commissario ad acta, ieri sera in tv, non sapere quante terapie ci sono in Calabria e non conoscere neanche il proprio ruolo, il Governo dovrà prendere provvedimenti seri e rimuovere immediatamente Cotticelli e la subcommissario Crocco, alla quale voglio dire che la preparazione di un Commissario non è utile per andare in tv, bensì occuparsi della Salute Pubblica. Come le dissi a voce qualche settimana fa, farebbero bene a dimettersi.
Fallimenti già annunciati. La Calabria non merita questo!
Valentina Battendieri
Segretario Provinciale UGL Sanità