Un agente di polizia, attualmente in servizio presso la Questura di Cosenza, è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. C'è anche la contestazione di aver rivelato un segreto d'ufficio.
Nell'operazione "Overture" finiscono tre tentativi di estorsione. Tra questi c'è quello ai danni della ditta che lavorava per ampliare l'ospedale "Annunziata" di Cosenza.
La Dda di Catanzaro contesta, a vario titolo, l'associazione mafiosa, il narcortraffico, tentata estorsione, armi, lesioni personali, furto e ricettazione.
Il tribunale di Catanzaro, in sede di giudizio abbreviato, ha condannato all'ergastolo quattro imputati. Dieci anni, invece, ai pentiti Foggetti e Lamanna.
L’affaire piazza Bilotti spunta nell’inchiesta della Dda di Catanzaro nel bel mezzo del mese di dicembre 2016. E’ il momento in cui la Guardia di Finanza inizia a capire che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Indagando su Giorgio Ottavio Barbieri, che sarà fermato un mese dopo nell’ambito dell’operazione “Cinque Lustri-Cumbertazione”, i finanzieri
Il gip del tribunale di Catanzaro ha accolto l’istanza di scarcerazione, presenta dall’avvocato difensore di Antonio Bevilacqua. L’indagato è tra le persone coinvolte nell’operazione antimafia “Testa di Serpente“, coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla Squadra Mobile di Cosenza. Indagine che ha visto al centro delle investigazioni, i gruppi degli “italiani” e quello del
Nella notte di giovedì, 5 marzo 2020, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare per un omicidio avvenuto a Cosenza nel 1981. Si tratta del delitto di Santo Nigro, commerciante cosentino che si rifiutò di pagare il pizzo. La vittima fu ammazzata nel quartiere popolare di via Popilia. La Dda di Catanzaro ha ricostruito la
E’ tempo di interrogatori di garanzia per gli indagati coinvolti nell’inchiesta sul narcotraffico nella Valle dell’Esaro, coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla Squadra Mobile di Cosenza. Indagine che vede implicate 45 persone, raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip antimafia Claudio Paris, mentre gli altri sono indagati a piede libero. Oggi il
La seconda parte dell’inchiesta della Squadra Mobile di Cosenza sul narcotraffico nella Valle dell’Esaro riguarda l’esistenza o meno dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Il gip distrettuale Claudio Paris ne parla in modo specifico, richiamando la giurisprudenza della Cassazione. «Sulla base del compendio investigativo può affermarsi la ricorrenza di tutti gli elementi prima
Vasta operazione antidroga della Squadra Mobile di Cosenza contro una presunta associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico. La zona interessata dall’inchiesta della Dda di Catanzaro è quella della Valle dell’Esaro. Sono coinvolti quasi tutti i comuni. Ecco le immagini del blitz.
L’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip antimafia Claudio Paris è divisa in tre parti. Nel primo capitolo, si parla del traffico di droga e della sua commercializzazione nella Valle dell’Esaro. Sostanza stupefacente del tipo cocaina che viaggiava sul binario Oppido Mamertina-Roggiano Gravina. Il comune in provincia di Reggio Calabria è la residenza di Antonio
L’inchiesta sul narcotraffico nella Valle dell’Esaro inizia quando gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza avviano le intercettazioni telefoniche e ambientali nei confronti di Roberto Presta e Mario Sollazzo. Lo scrive il gip antimafia di Catanzaro, Claudio Paris che, nell’illustrare la vicenda giudiziaria, si complimenta con l’operato della Dda di Catanzaro, soprattutto in virtù del
Il giudice distrettuale antimafia di Catanzaro, Claudio Paris ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 45 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa dedita al narcotraffico. E’ un’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Cosenza che si è avvalsa dell’attività tecnica per avvalorare la tesi accusatoria, avanzata dalla Dda di Catanzaro. In carcere
Roggiano Gravina base del narcotraffico organizzato da Antonio e Roberto Presta, legati da vincoli di stretta parentela con Franco Presta, boss all’ergastolo e killer della cosca “Lanzino” di Cosenza. Da qui sono partiti gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza, diretta dal vicequestore Fabio Catalano, per mettere in piedi un’indagine capillare sul traffico di droga
E’ in corso dalla prima mattinata odierna un’importante operazione della Polizia di Stato, che sta dando esecuzione a un articolato provvedimento restrittivo emesso dal GIP del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 45 soggetti appartenenti ad una associazione, armata, finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanza