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A fine marzo scoppiò il caso del centralino dell’Annunziata «andato fuori uso per l’usura del tempo». Centinaia di cittadini presero atto di un disservizio senza precedenti dell’Azienda Ospedaliera bruzia che provò a tamponare con dei numeri transitori. Colpa di un apparecchio vecchio, obsoleto, per il quale era arrivato il momento di andare in pensione per sopraggiunti (e ampiamente superati) limiti di età. Ieri la delibera del commissario straordinario Gianfranco Filippelli con cui si affida la fornitura ed installazione di una nuova e moderna centrale telefonica. Il costo è di 668.157,90 euro iva inclusa.
I più attenti ricorderanno che, quando si bruciò la scheda madre, il black out fu inevitabile e con esso i disagi per operatori sanitari e pazienti. Fu riparata a Milano e, dopo 22 giorni, riconsegnata. A distanza di poco più di una settimana, però, prese di nuovo a dare problemi. La politica a quel punto cavalcò l’onda e da Palazzo dei Bruzi spinsero per una rapida risoluzione. A stimolare gli organi competenti (la Regione considerato il commissariamento, ndr) furono in particolare Mazzuca, Rende e Ciacco.
Il Consip, organo in-house del Ministero dell’Economia e delle Finanze che doveva autorizzare l’acquisto della nuova centralina, avviò così le procedure a margine delle verifiche necessarie e dopo ripetute le sollecitazioni del responsabile dell’Unità operativa del centralino dell’AO di Cosenza Roberto Sacco, che in diverse occasioni ebbe interlocuzioni con la direzione generale e la direzione sanitaria.
La delibera numero 503 di ieri 1 settembre ha come oggetto “l’adesione accordo quadro Consip centrali telefoniche”. Nel documento si legge che «da più tempo il Responsabile del Centralino aziendale sollecita interventi urgenti per la definizione della problematica inerente alla Centrale telefonica in uso ormai obsoleta» e che «l’offerta più vantaggiosa riguarda il modello “DELL PowerEdge R240”, composta da diverse voci, nonché da canone di assistenza e manutenzione per 48 mesi». Evidenziando l’inesistenza di conflitti di interessi e di aver espletato tutte le pratiche secondo la legislature vigente, il direttore amministrativo Tiziana Cuci, il direttore sanitario Angelo Barbato e il commissario straordinario Giancarlo Filippelli hannoquindi autorizzato l’adesione all’accordo che era in oggetto.