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«Altro che approvazione: l’atto aziendale dell’Azienda Ospedaliera Annunziata di Cosenza viene corretto con prescrizioni pesanti, che sconfessano la gestione attuale della direzione generale». A lanciare l’allarme è Carlo Guccione, esponente del Partito Democratico calabrese, che parla di una vera e propria bocciatura da parte degli organi preposti.
Uno dei punti critici più rilevanti riguarda l’area cardiochirurgica. «Via i 14 posti letto di cardiochirurgia e i 6 di cardioanestesia: non si possono attivare prima della modifica del DCA 78/2024», spiega Guccione. Come si legge nell’articolo 8 dell’atto aziendale, «va eliminato ogni riferimento all’attivazione di questi posti letto, che risultano non autorizzabili nelle more della modifica normativa».
Guccione su Annunziata: «Fermato l’organo AO-Università, stop agli automatismi con l’Unical»
Guccione evidenzia anche un secondo blocco, di natura istituzionale: «L’organo di indirizzo tra Azienda Ospedaliera e Università potrà essere previsto solo dopo l’adozione del DPCM: fino ad allora, è carta straccia». Parole dure che mettono in discussione una delle novità più sbandierate dalla direzione attuale.
Infine, viene stoppata anche l’integrazione automatica dei futuri protocolli con l’Unical: «All’articolo 37 si chiede di eliminare l’automatismo che rendeva ogni accordo con l’ateneo parte integrante dell’atto aziendale. È un altro passo indietro», osserva Guccione.
«Solite promesse, servono fatti. E basta clientele»
L’esponente del PD attacca anche sul piano politico: «Parole tante, fatti pochi. Le solite promesse, i soliti slogan. Serve concretezza». E non manca una stoccata alle spese gestionali: «Solo nel 2024 sono stati affidati 1 milione e 300mila euro di consulenze a privati non sanitari. Questa è l’idea di sanità pubblica che vogliono offrire ai cittadini?».
Guccione conclude con un appello: «Bisogna cambiare rotta, servono scelte serie e trasparenti per garantire ai calabresi il diritto alla salute».