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L’Assemblea regionale del Pd a Catanzaro non è stata altro che l’ennesima prova di forza di Mario Oliverio nei riguardi del suo partito. Il Governatore della Calabria non manda giù il fatto che non sarà lui a rappresentare la coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni Regionali. Non lo sarà per decisione del segretario nazionale Nicola Zingaretti, il quale ha chiesto più volte al presidente della Regione Calabria un passo indietro. Glielo hanno chiesto anche il commissario regionale Stefano Graziano e il responsabile per il Mezzogiorno, Nicola Oddati. Ma ad Oliverio da un orecchio gli è entrato e dall’altro gli è uscito.
Ieri la sala a Catanzaro era stracolma di iscritti e simpatizzanti del Pd. Gente che ovviamente confida nella capacità oratorie di Oliverio per tentare fino all’ultimo di strappare la candidatura con il simbolo del partito. Ma i motivi che stanno alla base del “niet” di Zingaretti si conoscono da mesi e risiedono tutti nella sfera giudiziaria. Oltre alle inchieste in corso, da Roma temono altri guai e di solito al “Nazareno” su queste cose ci azzeccano spesso. D’altronde lo hanno detto anche Graziano e Oddati che non ci sono vere ragioni politiche per ostacolare il politico di San Giovanni in Fiore. Non la pensano così, però, centinaia di migliaia di calabresi che dal 2014 al 2019 hanno visto gradualmente peggiorare la situazione e di certo non si fanno più condizionare dai provvedimenti “last-minute” della Giunta regionale.
Il Pd nazionale terrà conto di questa iniziativa pro Oliverio (con bandiere e magliette del partito, indossate da ragazzi e ragazzi)? Sicuramente ne prenderà atto, ma guarderà avanti. Ad Oliverio, invece, l’adunata di ieri al Cinema Teatro di Catanzaro è servita per capire quante persone sono con lui, su quali consiglieri regionali potrà contare (vedi Giuseppe Aieta) e con quali territori confrontarsi (Catanzaro e Cosenza ad oggi rimangono le due province più “affezionate” al Governatore). Questo sta a significare che Oliverio è pronto a giocarsi la sua partita, anche con una maglia diversa dal Pd, scornandosi con i suoi amici-nemici che oggi lo hanno scaricato e attendono il definitivo tramonto. «Siete voi la miglior candidatura che abbia mai avuto» è la frase conclusiva di Oliverio verso una platea che, indubbiamente, è un punto di partenza efficace per intimorire il Pd nazionale.