Le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria segnano un passaggio fondamentale per il centrosinistra, che a seguito di una serie di battute d’arresto ritrova una vittoria significativa e dal forte valore simbolico. Il risultato conseguito è frutto di un’ efficace strategia di campagna elettorale e di una rinnovata capacità della coalizione di costruire una proposta politica in grado di intercettare le problematiche concrete dei cittadini.

La vittoria in Emilia-Romagna, con Michele de Pascale, ha confermato il ruolo di un centrosinistra fortemente radicato nel territorio, capace di governare con competenza e di mantenere un dialogo aperto e costante con i cittadini. In Umbria, invece, dopo anni di governo di centrodestra, la vittoria di Stefania Proietti assume ancora più spessore nel testimoniare come una leadership caratterizzata da una figura credibile e innovativa possa divenire l’epicentro di un campo largo coeso.

Le basi di questi risultati risiedono nella capacità del centrosinistra di valorizzare le diversità delle forze progressiste, dai movimenti civici ai partiti ecologisti e di sinistra, mantenendo una visione unitaria capace d’ includere temi fondamentali come la sanità pubblica, il welfare e la transizione ecologica.

Purtroppo, ancora una volta il dato di un elevato astensionismo, trasmette la necessità una comunicazione più incisiva e inclusiva, capace di ispirare nuova fiducia e speranza a una buona fetta di popolazione che non si sente adeguatamente rappresentata. La sfida sarà probabilmente quella di identificare questo vuoto ideologico e fare in modo che anche coloro i quali oggi si sentono disaffezionati dalla politica e più emarginati possano riscoprire il valore dell’impegno collettivo, capace di restituirgli un ruolo da protagonisti in un processo di cambiamento politico e sociale .

I punti da cui ripartire per tornare dunque ad essere un’alternativa credibile attengono ad un consolidamento e ad una riaffermazione dei propri principi fondativi. La giustizia sociale, la sostenibilità ambientale, una visione partecipativa della democrazia devono divenire non solo un’agenda idealistica , ma essere pratiche quotidiane che sanciscano una connessione autentica con le comunità. Un centrosinistra unito e coraggioso è possibile dunque se vi è una visione coesa, condivisa e concreta che sia radicata sul territorio e risponda ai bisogni reali delle persone con politiche inclusive.

Angelo Runco – Giovani Democratici Lago