Cosa farà adesso la serie A? Difficile dirlo. Di sicuro c’è che il mondo è in subbuglio a causa del coronavirus, che anche in Italia purtroppo si sta espandendo sempre di più. La paura del contagio c’è, la priorità che l’epidemia non si propaghi viene ovviamente prima di tutto.

Tant’è che è sembrata giusta la decisione di rinviare quattro partite in calendario per la 25esima giornata. Il problema sportivo, che di fatto va di pari passo con quello sanitario e sociale, anche se chiaramente va messo in secondo piano, è il seguente: cosa fare in serie A nelle prossime settimane?

C’è chi ipotizza un blocco totale del campionato, c’è chi invece opterebbe per una disputa a porte chiuse delle partite in calendario. In ogni caso tempi duri per squadre, calciatori e tifosi. C’è da trovare una soluzione al più presto. Ma prima probabilmente si dovrà attendere l’evolversi della situazione legata al coronavirus.

Malagò: «Salute interesse primario. Speriamo di ripartire al più presto»

Il presidente del Coni Malagò è consapevole del problema, al quale però non c’è una soluzione precisa e facile da attuare. «Ci sono degli interessi primari, che sono anzitutto quelli della salute. – ha detto – Si naviga a vista, day by day, e non sono io che posso darvi risposte. L’obiettivo, ovviamente, è di ripartire al più presto. Ci sono diverse problematiche, come quella dei calendari, ma oggi sono in secondo piano».

Calendari che ovviamente non sono solo quelli della serie A, ma che vanno integrati con quello della Champions, dell’Europa League e della Coppa Italia. Per l’Inter, ad esempio, sembra complicato già trovare una data per recuperare il match con la Sampdoria. E poi non bisogna dimenticarci che all’orizzonte c’è Euro 2020. L’augurio è ovviamente che l’epidemia del coronavirus e la paura del contagio possano svanire nel più breve tempo possibile. Ma anche questo, purtroppo, non sarà facile.