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Il Ministro della Pubblica Istruzione, Azzolina ha preparato la bozza per il piano Scuola 2020-2021 nell’ambito dell’emergenza sanitaria da coronavirus. Nel testo, al vaglio delle sigle sindacali, non si fa riferimento all’utilizzo delle mascherine di protezione, alle strutture in plexiglas e ai divisori tra alunni. Si rimanda infatti alle disposizioni del comitato tecnico-scientifico che nel mese di maggio aveva indicato la distanza di oltre un metro tra le persone e l’uso obbligatorio della mascherina dai 6 anni in su.
I presidi, secondo quanto si apprende, avranno ampia discrezionalità su come organizzare l’attività didattica, pianificando il lavoro sulla base delle necessità di ogni istituto scolastico. Ci saranno lezioni in classe, online e anche all’esterno delle scuole, mentre è probabile che le classi saranno suddivise in gruppi per materie o ci saranno aggregazioni di alunni di età diverse tra loro.
Non sarà obbligatorio indossare la mascherina per i bambini delle scuole materne. Idem per gli educatori e le maestre. Potranno essere utilizzate invece le visiere di plexiglas e gli ingressi saranno scaglionati tra le ore 7,30 e le ore 9, con il divieto assoluto di portare giocattoli da casa. Dal prossimo anno infine sarà reintrodotta l’educazione civica, a partire dalle scuole dell’infanzia. Dovranno essere svolte almeno 33 ore di lezione per anno scolastico, basate sullo studio della Costituzione italiana, sullo sviluppo sostenibile e sulla cittadinanza digitale.