Termina il weekend dedicato al Premio Sila che ha avuto luogo tra Cosenza e Camigliatello Silano nei giorni 6, 7 e 8 giugno 2025.

La tredicesima edizione è iniziata il  6 giugno in Piazza dei Follari, nel centro storico di Cosenza. La giornalista e saggista Paola Caridi, vincitrice della sezione Economia e Società con il libro Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi (Feltrinelli), ha dialogato con Tommaso Montanari, storico dell’arte e giurato del Premio Sila.

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Il libro offre una visione del mondo dalla prospettiva degli alberi, testimoni inermi e silenziosi della vita di questo pianeta: le vicende del Mediterraneo e del Medio Oriente vengono raccontate attraverso gli alberi. L’opera, che è stata definita una sorta di “manifesto di botanica politica”, ci conduce in un ideale viaggio che va dal gelso di Gerusalemme al pino piegato del Monte Nebo, dagli ulivi di Betlemme ai sicomori di Gaza, dai ficus dell’Orto botanico di Palermo ai platani del parco di Gezi, fino ai flamboyant del Cairo.

«In un tempo segnato dai conflitti, Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi di Paola Caridi è un’opera necessaria, un gesto poetico e politico al tempo stesso. Attraverso gli alberi e le piante, l’autrice racconta una storia laterale del Medio Oriente, in cui la violenza colpisce anche il paesaggio, la vita non umana, riflettendo in questo modo le ferite che gli uomini infliggono ai propri simili. Un libro dalla scrittura evocativa e rigorosa che scava nelle profondità della memoria in forma nuova, portando in evidenza la guerra come il più clamoroso fallimento che la specie di cui facciamo parte – caso unico nel Creato – sia in grado di produrre» la motivazione del premio da parte della giuria.

La seconda giornata del Premio Sila, sabato 7 giugno, è stata caratterizzata da due appuntamenti: la mattina, presso la Galleria Nazionale di Cosenza, la saggista Nadia Fusini, vincitrice del Premio Sila alla Carriera, ha tenuto una lectio magistralis dal titolo Shakespeare e Cervantes: la letteratura, il teatro e il sogno…

<In Nadia Fusini, finissima studiosa e intellettuale pubblica, convivono la profonda conoscitrice della letteratura inglese e la comparatista, la traduttrice e la saggista sensibile ai temi di genere, la narratrice e la promotrice culturale impegnata in primo luogo per la liberazione delle donne e nella critica al dominio maschile. Di particolare valore è l’intreccio e lo scambio fra tutti questi piani, in nome di un modello di intellettuale complessivo ereditato dalla tradizione del moderno, e profondamente ripensato nei suoi tratti di privilegio di ceto e di genere> la motivazione del riconoscimento assegnato.

Nel pomeriggio, sempre presso la stessa location, Ritanna Armeni ha condotto la cerimonia di premiazione: nella sezione Letteratura, Nicoletta Verna e il suo romanzo I giorni di Vetro, Einaudi Stile Libero, opera che dà voce in modo problematico a coloro che hanno combattuto per non soccombere allo “scandalo della Storia” rappresentato dal nazifascismo.

«È stato giustamente osservato che con I giorni di Vetro Nicoletta Verna ha composto un romanzo storico, che evoca questioni ancora vivissime e dolenti come le atrocità del fascismo e la Resistenza, evitando ogni prevedibile retorica. Ed è la credibilità psicologica dei personaggi dei Giorni di Vetro, a partire da Redenta, l’indimenticabile protagonista del romanzo, unita alla fluidità e alla prensilità dello stile, a garantire a Nicoletta Verna un risultato artistico così notevole per un libro che, pur essendo ancora una novità in libreria, è sembrato alla giuria dotato della capacità, sempre più rara, di rimanere in modo vivido e indelebile nella memoria dei lettori» così la giuria ha motivato il premio.

La tre giorni di eventi si è conclusa ieri a Camigliatello Silano, nella sede della Fondazione Premio Sila. La scrittrice Viola Ardone, vincitrice della sezione Letteratura dello scorso anno col romanzo Grande meraviglia (Einaudi Stile Libero) ha dialogato con Emanuele Trevi, critico letterario e giurato del Premio, sul tema Tessere storie. (Alessandra Bruno)