Era il giorno della ripresa del processo “Malarintha“, l’inchiesta della procura di Cosenza contro la presunta malagestione del comune di Rende, ma l’udienza non si è tenuta per “colpa” del maxi procedimento penale “Reset“.

Davanti al tribunale di Cosenza è imputato, per ora, soltanto l’ex assessore di Rende Pino Munno, accusato del reato di peculato. A presiedere il collegio giudicante doveva essere la togata Paola Lucente, attuale presidente della Corte d’Assise di Cosenza. Ma la seduta processuale è stata rinviata per l’evidente incompatibilità tra le due posizioni. Munno infatti oltre ad essere imputato a “Malarintha” si trova a giudizio anche a “Reset“, oggi in corso di svolgimento nell’aula bunker di Lamezia Terme con l’esame di nuovi testi di polizia giudiziaria.

Il processo contro Munno dunque è stato fissato ad altra data affinché si possa celebrare senza l’ostacolo dibattimentale di “Reset“.