La sentenza del processo abbreviato di “Reset“, l’indagine della Dda di Catanzaro contro la ‘ndrangheta cosentina, sarà emessa tra giugno e luglio 2024. E’ quanto emerso nell’udienza svoltasi oggi presso l’aula bunker di Catanzaro, davanti al gup Fabiana Giacchetti, la quale ha calendarizzato le prossime sedute processuali, dando alla pubblica accusa altre due date per completare la requisitoria.

Oggi a Catanzaro sono state affrontate nel dettaglio le posizioni del gruppo degli “zingari“, in particolare del gruppo che farebbe capo ad Antonio Abruzzese alias “Strusciatappine”, di recente condannato in via definitiva all’ergastolo per la strage di via Popilia. Posizione trattate dal pubblico ministero Vito Valerio, il quale ha anche parlato, tra gli altri, dei pentiti Adolfo Foggetti, Daniele Lamanna, Luciano Impieri e Roberto Presta.

Entro la fine del 2023 conosceremo quindi le richieste della Dda di Catanzaro. Poi per sei mesi ascolteremo le discussioni difensive, almeno sette posizioni ad udienza. Si arriverà dunque a metà giugno, se va bene, per permettere al gup Giacchetti di andare in Camera di Consiglio e leggere il dispositivo di primo grado.