Non sarà possibile, almeno per il momento, conoscere l’esito degli esposti presentati dal procuratore generale di Catanzaro, Otello Lupacchini. Lo ha stabilito la procura generale della Cassazione che in data odierna ha notificato il rigetto dell’istanza di acceso gli atti, «relativi alle segnalazioni trasmesse nel corso del tempo da Lupacchini, sui rapporti, tra l’altro, con la Procura Distrettuale di Catanzaro» e, come abbiamo scritto ieri, con la procura di Cosenza. A rendere noto il rigetto è l’avvocato Ivano Iai, difensore di Otello Lupacchini.

Gli esposti del procuratore generale di Catanzaro riguardavano «criticità denunciate a suo tempo da Lupacchini e su cui il magistrato ha più volte chiesto l’intervento del Ministro della Giustizia e della Procura Generale presso la Corte di cassazione». L’avvocato del foro di Sassari, già difensore di altri importanti esponenti della magistratura italiana e anche di Gioacchino Genchi, riferisce che si tratta «di documenti indispensabili ai fini di una corretta e oggettiva rappresentazione degli argomenti di mento da esporre all’udienza cautelare».

«Il rigetto della richiesta è d’ostacolo all’esercizio pieno del diritto inviolabile di difesa. Una tale decisione, inattesa e non condivisibile, non appare garantire le esigenze di trasparenza e imparzialità che risultano fondamentali per la ricama della verità e per l’obiettiva Amministrazione della Giustizia anche in proposito di questioni, come quella della richiesta di trasferimento cautelare, afferenti alle situazioni di eccezionale deroga al principio dell’inamovibilità dei magistrati» conclude la nota dell’avvocato Ivano Iai.