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La seconda sezione penale della Suprema Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il provvedimento del Tribunale della Libertà di Catanzaro a carico di Gianluca Arlia, il quale era stato arrestato nel luglio scorso dalla Dda di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta antimafia contro il clan Muto di Cetraro, denominata “Frontiera”.
Arlia è accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore di Paola. Il gip Distrettuale aveva ritenuto di applicare la custodia cautelare in carcere e infatti l’indagato è ristretto nel carcere di Cosenza, ma la decisione degli ermellini cambia in prospettiva lo stato delle cose.
La Cassazione ha accolto le richieste avanzate dagli avvocati difensori Giorgia Greco e Giuseppe Bruno, i quali attendono di conoscere le motivazioni della Suprema Corte per presentarsi alla nuova udienza davanti al Tdl al fine di chiedere la scarcerazione del loro assistito. (a. a.)