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Nelle carte dell’inchiesta Recovery spunta fuori la posizione di Gaetano Bartone, già noto alle cronache giudiziarie per il processo Overture. L’indagato è finito in carcere su ordine del gip Arianna Roccia. Parliamo di un soggetto che in primo grado è stato condannato per aver fatto parte del cosiddetto “Gruppo Falbo“. Un sodalizio criminale dedito al narcotraffico. Alcuni imputati di quel procedimento, tuttavia, sono stati inseriti anche qui. Come Gaetano Bartone, il quale risponde di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
Storia tormentata
La vicenda giudiziaria che riguarda Gaetano Barone è stata analizzata nel capo 6 della rubrica imputativa. Gli investigatori antimafia hanno preso in esame alcune dichiarazioni rese a suo tempo dall’allora compagna di Bartone. La donna, sentita dai magistrati, nell’ambito di un altro procedimento penale, aveva confermato di aver avuto una relazione sentimentale con Bartone fino a maggio 2017. «La nostra relazione è finita male perché lui spesso mi picchiava ed alla fine me ne sono andata di casa. Abitavamo a Rende in via Catanzaro» ha dichiarato la donna.
Il grosso debito con Porcaro
«Nel luglio 2016, Gaetano ha acquistato un grande quantitativo di cocaina, questa volta però non da Alfonso, bensì da un uomo di nome Roberto, che so essere stato arrestato qualche mese dopo per omicidio. Non ricordo con esattezza il quantitativo che Gaetano ha acquistato, ma comunque molto più dei soliti 50 grammi. Ricordo che era il giorno prima del mio compleanno, dunque il i 5/07 /16. Eravamo a Rende in via Repaci nella casa dove viveva Gaetano. Quest’ultimo mi aveva detto di essere in fibrillazione perché stavano per portargli un grosso quantitativo di cocaina. In effetti poco dopo è arrivato un uomo che non avevo mai vi to che si appartò con Gaetano nella stanzetta di quest’ultimo, poi andò via e Gaetano mi mostrò la cocaina, dicendomi che quell’uomo gliel’aveva appena portata. Mi precisò che quell’uomo si chiamava Francesco ed aveva portato la cocaina per conto del Roberto di cui sopra» ha aggiunto la donna.
«Questo acquisto di cocaina causò enormi problemi perché Gaetano non riuscì mai a saldare il debito, pari a circa quindicimila euro. So che per saldare il debito Gaetano consegnava periodicamente delle somme di denaro allo stesso Francesco che gli aveva portato la cocaina e Gaetano mi disse più volte di essere preoccupato perché non riusciva a togliersi questo debito, tanto da temere di essere sparato …».
Greco sempre presente
Anche in questo caso nell’affaire emerge la figura di Francesco Greco, ex braccio destro di Porcaro, e oggi collaboratore di giustizia. Nel riepilogare le varie fasi della vicenda, il gip ha ritenuto sussistente la gravità indiziaria sul fatto che Bartone anni fa avesse acquistato una “partita” di cocaina da Roberto Porcaro, il quale avrebbe preteso il pagamento della somma di cui Bartone era debitore nei confronti dell’ex “reggente” del clan Patitucci di Cosenza.