Non ce l’ha fatta un’anziana di 92 anni di San Lucido, ricoverata ieri all’ospedale di Cetraro, come sospetto caso di Coronavirus. Il tampone sarà effettuato post-mortem per capire se la donna avesse contratto il virus. Ricoverato sempre a Cetraro, in mattinata, un paziente di Corigliano Rossano, ma originario di Caloveto, con sintomi da accertare: nelle prossime ore si attendono i risultati del tampone. 

Sottoposta a tampone sarà anche una dottoressa di Cetraro, che da ieri presenta febbre e tosse, mentre sono buone le condizioni di un altro medico di Cetraro risultato ieri positivo dopo essere stato a contatto con una paziente Covid positiva che, nei giorni scorsi, ignara di aver contratto il virus, si era sottoposta a una gastroscopia. Si sono invece aggravate le condizioni di un uomo di San Lucido già ricoverato. In attesa di verifica i risultati dei tamponi effettuati a Rogliano.

Cetraro, il caso della pressione negativa 

Le perplessità sulla sistemazione dei pazienti Covid-19 in centri, come Cetraro, in cui non c’è la pressione negativa, restano. «Nelle varie programmazioni sanitarie effettuate negli anni scorsi su tutto il territorio italiano, i reparti Malattie Infettive sono stati un po’ dimenticati – spiega il dirigente Mario Marino, della task force dell’Asp di Cosenza – adesso stiamo cercando di rimediare. Consideri che non siamo mai stati colpiti da un’epidemia di questa portata. A Cetraro hanno già messo a posto un reparto che comprende 5 posti letto più altri 5 per la Rianimazione, la stessa cosa stanno facendo a Corigliano Rossano». 

Il caso Lombardia fa paura, per la particolare virulenza con cui il Coronavirus sta colpendo la popolazione. «In quella zona c’è un fenomeno che ancora non ha una spiegazione» spiega il dirigente medico Mario Marino. «C’è la teoria della virologa Ilaria Capua (QUI LE SUE DICHIARAZIONI), che parla di un problema di aerazione, c’è la teoria che mette in campo le Pmi, cioè le particelle microscopiche attraverso le quali il virus potrebbe viaggiare, c’è anche lo studio sulla mutazione del virus. Ma ancora non si è stabilito con certezza. Qui da noi dobbiamo evitare che la situazione si aggravi come al Nord e l’unico modo è tentare contenere la diffusione del virus».