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Insulti espliciti contro la società del Rugby Rende sono apparsi vicino ai campi da gioco dei biancorossi. L’amara scoperta due giorni fa, quando la società ha pubblicato su Instagram la foto. Chiamati in causa il presidente della realtà del Campagnano, Salvatore Pezzano, e la dirigente Katia Ruocco. «Nelle scorse ore sono comparse sui muri adiacenti al nostro campo sportivo alcune scritte offensive e diffamatorie rivolte al nostro Presidente Pezzano e alla dirigente Katia», scrive su Instagram la società.
Il post poi prosegue. «Un gesto grave, vigliacco e totalmente lontano dai valori su cui si fonda il rugby: il rispetto, l’inclusione, l’onore, la lealtà. Questo non è sport, non è competizione, non è gioventù che cresce». E ancora. «Il Rugby Rende condanna fermamente quanto accaduto e prenderà provvedimenti legali presentando una denuncia contro ignoti. Siamo una società che lavora ogni giorno per costruire qualcosa di positivo sul nostro territorio, attraverso lo sport, l’educazione e la comunità». E la società conclude: «A chi tenta di sporcare tutto questo con atti meschini, rispondiamo con la forza dei nostri valori e con la coerenza delle nostre azioni. Noi andiamo avanti. Più uniti di prima»
Insulti alla dirigenza del Rugby Rende, la solidarietà da Cosenza
Poche ore dopo è arrivata la solidarietà tout court del mondo della palla ovale. Immediatamente i vicini di casa di Cosenza hanno inteso scrivere, sempre su Instagram, poche righe ma molto nette. «La nostra società condanna con fermezza quanto accaduto. Si tratta di un gesto che non ha nulla a che vedere con i valori del rugby, uno sport fondato sul rispetto, dentro e fuori dal campo».
«Esprimiamo – prosegue il post nelle stories – la nostra piena solidarietà ai colleghi del Rugby Rende. Gesti di questo tipo non solo macchiano il nome del nostro sport, ma tradiscono l’etica e la dignità che lo contraddistingue. È nostro dovere assumerci la responsabilità e lavorare con maggiore determinazione affinché episodi del genere non si ripetano. Ribadiamo – si conclude il post – il nostro impegno quotidiano per promuovere un rugby sano e rispettoso»