Un tema che sta accendendo il dibattito pubblico in Calabria è la possibile creazione di una città unica nell’area bruzia, attraverso la fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero. Le opinioni sono divise: alcuni sostengono l’idea, altri vi si oppongono, spesso con motivazioni opposte.

Il referendum del 1° dicembre permetterà ai cittadini dei tre comuni di esprimersi su due quesiti: uno sulla fusione e l’altro sul nome della nuova città. A “Dentro la Notizia” è intervenuto il sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, che ha espresso un netto No, sia sotto il profilo politico che amministrativo.

«È un tema che riguarda tutti i cittadini calabresi, non solo quelli di Castrolibero, Rende o Cosenza – esordisce il primo cittadino -. Siamo di fronte all’inaugurazione di una metodologia unica, perché dal 1946 in poi non c’è stata una sola fusione che non sia partita dalle deliberazioni dei Consigli comunali. Qui si sta aprendo una pagina triste, di accentramento regionale e con decisioni calate dall’alto».

Un confronto con i Comuni, con i cittadini e le associazioni di categoria sarebbe stato indispensabile, dice Greco. «La democrazia è importante, importante è il peso dei cittadini nel processo decisionale. Oggi è successo a noi e domani chissà, ecco perché tutta la Calabria intera deve sapere». (Continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)