di Stefano Manza

È stato un appuntamento importante per tutti i cosentini (e non solo) quello del 3 giugno alla sala consiliare del Comune di Cosenza. Si è tenuta, infatti, la premiazione delle eccellenze culturali della città dei Bruzi rappresentate dal Liceo Classico B. Telesio, che può ora vantare altre due medaglie d’oro in due competizioni letterarie prestigiose come l’ottava edizione del Certamen Cardarelliano di Tarquinia e il concorso di poesia in memoria della professoressa Giusy Santonocito.

I vincitori, gli studenti Gianmario Nicastro e Gabriele Garofalo, hanno ricevuto parole di stima e d’incoraggiamento da parte dei rappresentanti della giunta comunale per il loro impegno, la loro dedizione, e per la disinvoltura nella scrittura saggistica e nella poesia. Una particolarità dell’elaborato di Gianmario Nicastro, nello specifico, ha colpito il presidente della commissione Cultura di Cosenza, Domenico Frammartino, che ha presieduto all’evento e alle premiazioni.

L’intera trattazione è partita dallo studio dell’interpunzione di un verso leopardiano. Da una virgola, nello specifico, la cui valenza metrica ha destato l’interesse di Gianmario e l’ha indotto a imperniare su questo dettaglio, solo apparentemente marginale, l’intero saggio con cui ha conquistato la vittoria. Quest’attenzione critica nell’analisi del testo, questa raffinata ricerca delle “strade non ancora battute” del linguaggio e del testo, è un punto cardine degli insegnamenti di Antonella Giacoia, la docente telesiana di Letteratura Italiana che da anni si occupa della preparazione dei giovani liceali al sostenimento del prestigioso Certamen Cardarelliano.

Coerentemente, le autorità del Consiglio comunale hanno premiato anche lei, insieme agli studenti, conferendole un attestato di benemerenza non solo per il suo ruolo di preparatrice ineccepibile di questa e di molte altre performance vincenti negli ultimi anni. «La Biblioteca scolastica del Telesio – aggiunge Frammartino – frutto delle aspirazioni di Antonella Giacoia e dell’entourage dei suoi colleghi capitanati dall’ ex dirigente Antonio Iaconianni, che fin dal principio l’hanno coadiuvata con fiducia incrollabile in questo progetto così ambizioso, ha ormai raggiunto dimensioni tali (ben 90 000 volumi) da renderla la biblioteca scolastica più grande del Bel Paese».

«Ci siamo sentiti come Bracciolini, come i ‘cacciatori di libri’ del primo Umanesimo” – commenta con voce vibrante di gratitudine Antonella Giacoia – nel portare avanti questo nostro grande progetto. Nel veder ingrossarsi progressivamente gli scaffali della nostra amata biblioteca, abbiamo visto la maturazione delle nostre speranze ormai realizzate. La nostra non è solo “bibliofilia” o “bibliomania”. La ricerca libraria è ben più che un mero hobby, non si ferma a essere espressione della passione di uno studioso: si tratta di dare una casa alla cultura di questo paese e del mondo, in un tempo in cui è quantomai necessario offrire un riparo stabile al sapere e alla bellezza. Salvare un libro, per me, significa amarli tutti».