Tutti gli articoli di Societa
PHOTO
Dario Brunori è stato ospite di Che tempo che fa, dove ha regalato al pubblico una serata tra musica e ironia. Nel corso della puntata, ha conversato con Ornella Vanoni, che lo ha accostato a Francesco De Gregori, ricevendo però un chiarimento da parte del cantautore calabrese: «Il mio punto di riferimento resta Lucio Dalla».
Sul palco dello studio, Brunori ha proposto una versione speciale de L’albero delle noci, arricchita da fiati e archi, prima di annunciare le date del suo tour 2025, con due appuntamenti di spicco: il Circo Massimo a giugno e l’Arena di Verona a ottobre. Durante il dialogo con Fabio Fazio, non è mancato il suo solito sarcasmo: «Mio padre aveva un mattonificio. Dopo la sua scomparsa, ho iniziato a produrre anch’io mattoni… in forma di canzoni».
Parlando delle sue radici, Brunori ha citato con affetto tre luoghi a lui cari: «Se non li nomino tutti e tre si offendono: Joggi, San Fili e Guardia Piemontese». E proprio San Fili è tornato al centro del discorso quando ha scherzato sul famoso albero che ispira il suo brano: «Ora lo hanno perfino illuminato, ma chi volesse sabotare la mia creatività può sempre provare a tagliarlo!».
Nel finale di puntata, Brunori si è unito al Tavolo di Che tempo che fa, dove ha ricevuto l’entusiasmo di Simona Ventura: «Questa canzone è anche la mia, voglio cambiare voce anch’io!». A chiudere la serata, la battuta di Ubaldo Pantani, nei panni di Lapo Elkann: «Ormai è tempo di evolversi: Brunori Srl».