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Si chiude sabato 31 maggio il Sound Village di “Music For Change 16th” che ha visto, nel corso di quest’ultima settimana, i sette finalisti della rassegna dedicarsi (durante la permanenza nella residenza artistica del Parco Alt Art di Rende) alla composizione dei rispettivi brani sulle diverse tematiche civili e sociali loro assegnate.
L’attuale edizione del festival, organizzato dall’associazione “Musica contro le mafie”, secondo le aspettative del direttore artistico Gennaro De Rosa e di un team giovane e competente, si sta particolarmente distinguendo per il flusso di idee messo in circolo in special modo nella prima settimana di lancio, con i panel che, a partire dal 19 maggio, sono riusciti a coinvolgere tantissimi ragazzi della scuola secondaria accompagnati dai docenti al Museo delle Arti e dei Mestieri ed all’Auditorium Guarasci nel centro storico di Cosenza.
Dai dibattiti sulle migrazioni ed i popoli, passando per quelli su lavoro e dignità, ambiente ed ecologia, diritti Lgbtqia+, cyber risk, cittadinanza digitale, disuguaglianze e marginalità, resistenze e democrazia, parità di genere, tutti i dibattiti organizzati nella prima parte del festival con ospiti nazionali ed internazionali ed indirizzati a stimolare la capacità critica dei ragazzi, hanno avuto non soltanto un riscontro in termini numerici, ma proprio una partecipazione di interesse e gradimento.
La successiva fase delle audition (Stay or Go, rimani o vai via), – in questi 15 giorni di Music For Change tra Cosenza e Rende – ha poi portato alla scrematura dei 21 finalisti passati nei mesi scorsi attraverso le selezioni di quasi mille iscritti. Fino, appunto, ai 7 prescelti nella sfida live, che adesso voleranno dritti alla finale del prossimo 10 ottobre.
Intanto, hanno vinto, appunto, la permanenza nella residenza artistica nell’area urbana del capoluogo bruzio, incentrata sul lavoro e sull’apprendimento, la composizione, gli arrangiamenti, il confronto con i coach messi a disposizione da Music For Change che ha “regalato” loro un support team di primissimo livello (tra cui Amara, Taketo Gohara, Fabrizio Galassi, Stefano Amato, Demetrio Chiappa, Cecilia Cesario e Rosario Canale).
Ora, l’intensa settimana al “Sound Village” del Parco Alt Art di Arcavacata di Rende, che ha incluso anche un momento di partnership con il Premio Tenco, si conclude sabato 31 maggio, giornata che coincide con il gran finale della serata in programma al teatro Rendano a partire dalle 21, quando saranno consegnati i riconoscimenti “Words&Awards” a Federico Zampaglione dei Tiromancino, al rapper Mezzosangue ed alla cantante femminista Francamente.
“WORDS&AWARDS” AL TEATRO RENDANO 31 MAGGIO ORE 21
I tre artisti saranno premiati nella serata di chiusura della Music for Change Week e del Sound Village il 31 maggio 2025 al teatro Rendano nell’ambito di uno spettacolo con inizio alle 21. Una serata speciale “Words & Awards”, musica, impegno civile e condivisione di buone pratiche. L’ingresso è libero, occorre soltanto prenotare il proprio posto all’apposito link pubblicato sui social e sul portale di “Musica contro le mafie”.
Le motivazioni dei Premi
FEDERICO ZAMPAGLIONE (TIROMANCINO) – per il brano “Puntofermo”; una riflessione profonda su come, nonostante le incertezze, sia fondamentale coltivare ciò che ci dà forza e serenità. In un’epoca di continua evoluzione, “Puntofermo” rappresenta un simbolo di resilienza e rigenerazione e ispira a trovare solidità nei valori che dovrebbero guidare ognuno di noi soprattutto le nuove generazioni. Il riconoscimento va alla capacità di trasmettere un messaggio di speranza e di forza nel cambiamento, facendo appello all’importanza di preservare le buone pratiche e i valori fondamentali per affrontare il futuro con fiducia e determinazione. Inoltre l’apprezzamento dell’Associazione “Musica contro le mafie” è arrivato anche per l’impegno dell’artista sulle cause ambientali.
MEZZOSANGUE – con il suo ultimo album “Viscerale” si conferma una delle voci più lucide e coraggiose del panorama rap italiano. Mascherato ma mai invisibile, il suo sguardo penetra nelle contraddizioni della nostra epoca, smascherando l’ipocrisia di una società digitale che ha sostituito la parola con il commento, l’identità con l’apparenza. Le sue rime scavano nella mercificazione dell’essere umano, denunciando un sistema che anestetizza il pensiero critico e appiattisce il dissenso. Con Viscerale, Mezzosangue offre una lettura lucida e spietata della nostra epoca, smascherando l’ipocrisia della società digitale e denunciando la perdita di identità e pensiero critico. Le sue liriche, dirette e profonde, trasformano il rap in uno strumento di consapevolezza, recuperando la forza della musica come atto civile.
FRANCAMENTE – con il singolo “Fucina” esplora la complessità delle relazioni attraverso un linguaggio poetico e simbolico, celebrando l’intimità come processo di trasformazione reciproca. La sua musica è un atto di resistenza culturale: come artista queer e femminista, porta sul palco una narrazione inclusiva e consapevole, sfidando le convenzioni e promuovendo una visione più equa del mondo. Francamente intreccia forza e fragilità in un racconto che riflette sulla complessità dei legami autentici e liberi. Con il suo impegno costante, si afferma come una voce importante nel dibattito sul gender gap nella musica italiana. La sua capacità di raccontare storie universali la rende un pungolo efficace nel promuovere una musica che non solo intrattiene, ma educa e ispira cambiamento.