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Trentacinque anni dopo quel tragico 18 novembre 1989, il nome di Denis Bergamini continua a essere inciso nella memoria collettiva di una città, Cosenza, e di un’intera nazione. Calciatore giovane e talentuoso, simbolo di una squadra e di una generazione, Bergamini venne trovato senza vita lungo la Statale Jonica, investito da un camion.
Quella che inizialmente fu archiviata come una tragedia per amore, col tempo ha assunto i contorni di un caso giudiziario complesso, oscuro, ancora irrisolto. Ora, quella vicenda ritorna prepotentemente sotto i riflettori con “Il cono d’ombra – La storia di Denis Bergamini”, una docuserie Sky Original in onda il 27 e 28 giugno su Sky TG24, Sky Crime, Sky Documentaries, Sky Sport e in streaming su NOW.
La serie, composta da quattro episodi, è ideata e scritta da Pablo Trincia, Debora Campanella e Paolo Negro, che ne firma anche la regia. Prodotta da Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries in collaborazione con TapelessFilm e con il supporto della Fondazione Calabria Film Commission, la docuserie si propone di riaprire la discussione su uno dei più grandi misteri del calcio italiano, attraverso un racconto asciutto, investigativo, ma anche profondamente umano.
Un racconto che parte dal campo e arriva in tribunale
Denis Bergamini non era solo un atleta promettente. Era anche un ragazzo con una vita, delle aspirazioni, delle fragilità. Il docu-racconto, guidato da Pablo Trincia, torna sui luoghi della vicenda, ricostruendo con testimonianze inedite, immagini d’archivio, materiale video girato dallo stesso Denis e atti processuali, gli ultimi giorni del calciatore e l’inquietante concatenazione di eventi che portarono alla sua morte.
Il processo e la giustizia ancora in cerca di risposte
La docuserie, che segue anche le tappe del recente processo penale ancora in corso, ripercorre il calvario dei familiari di Denis – in particolare della sorella Donata – nel tentativo di ottenere giustizia. Negli ultimi anni, una nuova indagine ha rimesso tutto in discussione, portando all’accusa di omicidio volontario aggravato a carico dell’ex fidanzata di Denis, Isabella Internò, unica imputata, condannata in primo grado dalla Corte d’Assise di Cosenza.