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La chiesa del Sacro Cuore di Gesù e della Madonna di Loreto di Cosenza si riempie per la terza veglia di preghiera per il superamento dell’omotransbifobia. Un appuntamento ormai diventato annuale e rituale che si tiene nella parrocchia in centro città su iniziativa della comunità cristiana LGBT+. «Abbiamo seguito la scia della pastorale nazionale – spiega Laura Calderaro – quindi ci siamo adeguati un po’ a quello che era già da un pezzo quello che le altre parrocchie stavano facendo».
A Calderaro fa eco un altro appartenente alla comunità, Angelo Iacopino. «Organizziamo questa veglia per mediare tra la comunità e ovviamente la Chiesa. Serve spianare totalmente i muri che ostacolano eventuali momenti di accoglienza, di avvicinamento delle persone LGBTQ».
Veglia di preghiera per il superamento dell’omotransbifobia, «contro le paure tout court»
Il parroco di Loreto, don Michele Fortino, da anni ha accolto a braccia aperte la possibilità di tenere nella propria chiesa questa iniziativa. «Abbiamo voluto da anni appunto portare avanti questo discorso, ci è stato chiesto da un gruppo di fedeli ed è bello perché sicuramente è un modo di mostrare un’accoglienza totale che la chiesa deve esprimere». A concelebrare la veglia il Vescovo di Cosenza Bisignano, Monsignor Checchinato e la Pastora della Chiesa Valdese di Catanzaro-Cosenza-Dipignano, Giusy Bagnato.
«È un momento importante – spiega Bagnato – perché segna l’apertura di un percorso. La cristianità italiana chiede una presa di posizione in chiave cristiana anche da parte delle altre confessioni presenti in Italia». Il Vescovo Checchinato, da sempre attento alle tematiche sociali, spiega: «Questo momento di preghiera serve a superare la paura di ciò che è diverso. Mi pare che sia semplicemente corrispondente alla bellezza del Vangelo che pratichiamo come Chiesa».
Alla veglia di preghiera animata dal gruppo Scout della parrocchia di Piazza Loreto, presenti anche rappresentanti all’azione cattolica di Cosenza Bisignano e diversi sacerdoti.