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La festa “Flores de Mayo” ritorna a Cosenza dopo tanti anni. A riportarla in auge, nella parrocchia di Santa Teresa, in centro città, la comunità filippina bruzia. In centinaia fra gli appartenenti hanno preso parte alla celebrazione cattolica sfilando per le strade cittadine fra fiori, abiti tradizionali e colori. La festa, in realtà, dura tutto il mese di maggio. Ieri, nella Chiesa che dà il nome all’omonima piazza, c’è stato quello che viene considerato il culmine delle celebrazioni. Si tratta della Santacruzan, lo spettacolo che si svolge negli ultimi giorni di festeggiamenti e omaggia il ritrovamento della “Vera Croce”.
La sfilata della comunità si è svolta per tutte le vie centrali della città. Gli abitanti cosentini di nazionalità filippina sono 721. Si tratta della seconda comunità straniera presente nel capoluogo bruzio dopo quella romena e rappresenta il 17% della popolazione non italiana all’ombra del Castello Svevo. Proprio per questo, la celebrazione è stata estremamente partecipata.
Flores de Mayo, la festa cattolica filippina: cos’è e quando si celebra
Flores de Mayo, che significa “Fiori di Maggio” in spagnolo, è una tradizionale festa cattolica celebrata in tutto l’arcipelago filippino durante il mese di maggio. È dedicata alla Vergine Maria e rappresenta un’esplosione di colori, fiori e devozione popolare. Ogni giorno del mese, fedeli portano offerte floreali nelle chiese, recitano il Rosario e partecipano a messe speciali.
Il momento culminante della celebrazione è la Santacruzan, una processione religiosa che rievoca la scoperta della Vera Croce da parte di Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino. Giovani ragazze, chiamate reynas (regine), sfilano indossando abiti eleganti e corone, rappresentando figure bibliche e mariane.
Flores de Mayo è più di un evento religioso: è un’occasione di comunità, cultura e identità nazionale. Unisce tradizione spagnola e spirito filippino, trasformando ogni villaggio in un tripudio di fede e bellezza.