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Questa mattina un gruppo di genitori ha protestato sotto il Comune di Cosenza per rivendicare il servizio di scuolabus per i loro bambini. «Per quanto riguarda il trasporto scolastico un grosso disservizio va avanti da due mesi, a danno della tratta, prima garantita, che a partire da Cosenza attraversava i territori di S. Ippolito, Casali del Manco e Morelli», è quanto riporta in una nota l’Usb.
«Ad oggi, di fatto – prosegue –, lo scuolabus inspiegabilmente non garantisce più il servizio di trasporto ai bambini di S. Ippolito e Borgo che frequentano la scuola di Morelli, ubicata sulla tratta percorsa dal pulmino. Ciò comporta che, da un lato, dei bambini vengono lasciati a piedi e, dall’altro, vengono effettuati dei viaggi con meno passeggeri».
«Viaggiando con scarsi numeri – aggiunge l’Usb –, il servizio di scuolabus non costituisce la stessa fonte di introiti degli anni precedenti e ciò si traduce in un costo maggiore per tutti, si aggravano la situazione di dissesto del Comune di Cosenza e i disagi vissuti dalle famiglie».
«Le famiglie, dal canto loro, hanno sempre pagato con regolarità la retta bimestrale al Comune di Cosenza – dice ancora il sindacato –, nonostante ciò, ormai da mesi, questo servizio è stato ridimensionato e il Comune di Cosenza e quello di Casali del Manco pensano a rimbalzare le responsabilità accusandosi a vicenda».
«Cosenza – continua – è capolista nell’ambito territoriale e pertanto dovrebbe porsi in prima fila per la risoluzione del problema, ci chiediamo quale soluzione si intende adottare per ristabilire il servizio. Questa è l’ennesima dimostrazione della totale disorganizzazione che regna nella città e nell’hinterland. Ancora ad oggi non sappiamo gli esiti del piano di zona, essenziale per organizzare, gestire e indagare i bisogni della popolazione».
«Il Comune di Cosenza e il sindaco Franz Caruso – conclude l’Usb – non possono ignorare la problematica, come non ha fatto sulla riapertura della statale 283 delle Terme, molto più distante da noi e dai nostri problemi. Se si vuole ragionare come una grande area urbana e costruire le prospettive di città unica, bisogna che Cosenza sia la prima garante per la risoluzione delle problematiche».