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Il caldo è tornato ad avvinghiare la città e il solleone a battere in testa crudelmente al punto da cagionare malori, allucinazioni, pressione bassa. La calura messicana, fino al tramonto infuocato delle otto di sera, diluisce ogni giorno i colori del cielo cittadino in una foschia post-apocalittica che rende tutto più cupo e silenzioso. In questi tempi oscuri, fatti di poveri che mangiano banchetti sofisticati (per citare il ministro Lollobrigida) e di ricchi in fila per i gamberi dell’Eurospin, Cosenza, come Gotham city, può contare su un protettore, anzi, una protettrice.
L’immagine sacra è comparsa questa mattina a due passi dall’ospedale dell’Annunziata. Non di un supereroe qualunque si tratta, a leggere il post dell’assessore Francesco De Cicco, attivissimo nel settore riparazioni (che siano maniglie o marciapiedi), ma di qualcuno che abita stabilmente la nicchia di ogni chiesa del Paese. Anche il vicepresidente del consiglio comunale Roberto Sacco, si è fatto partecipe della straordinaria osservazione, condividendo la medesima immagine sui propri social.
Senza fare riferimenti diretti, per non turbare le ferie della Curia che dovrebbe attivarsi per confermare le segnalazioni sovrannaturali prima di dare il via a pellegrinaggi di ogni sorta, De Cicco parla di questa sagoma, comparsa proprio dopo la sua riparazione della suddetta fontana (nella foto sono evidenti le pinze per stringere il rubinetto nuovo), invitando ad avere fede, senza entrare nello specifico.
Dei 260 commenti, a seguito del mistico post arricchito dall’emoticon delle mani giunte, pochi i miscredenti che hanno visto non un segno divino ma un segno di ruggine, e invece tantissimi i follower che hanno risposto con cuori, sorrisi, preghiere. Occhi attenti hanno distinto, addirittura, anche una coroncina intorno al capo in corrispondenza della fonte, altri hanno solo ringraziato o Dio, o Maria o De Cicco per avere accomodato la fontana (cosa che già di per sé è un miracolo).