«Buongiorno a tutti, stamattina direzione Cosenza per l’appuntamento con il commissario Asp, dottor Graziano, per porre sul piatto la possibilità dell’apertura del Pronto Soccorso nella città di Scalea 24 ore su 24». Lo ha annunciato oggi il sindaco della città di Torre Talao, Giacomo Perrotta, in un video che lo ritrae in auto, pronto per la partenza.

Sanità smantellata

Non è chiaro quali siano i locali che potenzialmente potrebbero ospitare il pronto soccorso, ma quando si parla di sanità a Scalea non si può non pensare all‘ospedale “fantasma” di località Petrosa, una struttura ideata come nosocomio per le emergenze e urgenze ma diventato un poliambulatorio, che oggi, tra l’altro, ha un intero piano in disuso e molti spazi vuoti e inutilizzati. «Puntiamo all’apertura del pronto soccorso a Scalea», dice Perrotta nel video, ma anche lui sa che quando si parla di sanità a queste latitudini, bisogna andarci con i piedi di piombo. «Noi ci proviamo, mi chiede la comunità e questo faccio, questo faremo». Si attende, ora, l’esito dell’incontro.

Quali possibilità?

Nel frattempo, per amore della verità, bisogna ricordare che soltanto 12 chilometri più a nord, a Praia a Mare, un pronto soccorso c’era e funzionava perfettamente fino a marzo del 2012. Poi i tagli scellerati alla sanità contenuti nel Piano di Rientro Sanitario Regionale del 2010 ne hanno decretato la chiusura, trasformandolo in un punto di primo intervento, ovvero, una postazione per le cure che non prevedono il codice rosso. Perché nonostante i proclami e le tante speculazioni politiche, le tabelle modificate all’ingresso e le passerelle da campagna elettorale, la struttura di Praia a Mare non è mai tornata ad essere un ospedale. Ad oggi, la rete di emergenza e di urgenza non è stata ripristinata, così come il reparto di chirurgia.