Corto circuito di comunicazioni e di comunicazione. Dopo la denuncia effettuata ieri mattina dal presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, l’Azienda ospedaliera di Cosenza aveva inviato una nota nel pomeriggio informando la cittadinanza del ripristino del numero 0984 6811 del centralino, dopo che nei giorni scorsi il vecchio apparecchio «era andato fuori uso per l’usura del tempo».

Lo scambio di battute su WhatsApp

Nel corso della giornata, poi, su una chat in cui sono presenti i consiglieri comunali è andato in scena un botta e risposta tra esponenti di maggioranza e opposizione, in particolare tra Roberto Sacco e Michelangelo Spataro. Il pomo della discordia è stato il Consip, organo in-house del Ministero dell’Economia e delle Finanze che deve autorizzare l’acquisto della nuova centralina per la quale gli amministrativi hanno già avviato le procedure. Essendo la Sanità commissariata e di competenza regionale, hanno influito sullo scambio di battute le differenti appartenenze politiche. A quel punto è intervenuto il presidente della commissione Salute. Giuseppe Ciacco ha così digitato l’utenza di cui sopra e contraddetto quanto comunicato dall’Ao.  Sui social di riferimento non ha girato intorno all’argomento: «I telefoni dell’Annunziata ancora non funzionano» ha scritto non lasciando nulla all’immaginazione.

Ciacco: «Notizia fuorviante»

Ciacco ha così articolato l’affermazione iniziale dando le spiegazioni del caso. «L’azienda ospedaliera di Cosenza ha dato notizia dell’avvenuta riparazione del guasto che, da molti giorni, ha paralizzato le linee telefoniche, esterne ed interne, anche dei reparti ospedalieri. La notizia, così per come diffusa, omette un dato particolarmente significativo – ha detto -. Parrebbe che il transito delle telefonate in entrata non può ancora essere smistato verso le utenze interne, comprese quelle dei reparti ospedalieri. Della serie: può rispondere solo il centralinista di turno.  Se così fosse, non si è riparato un bel nulla. Quindi oltre al danno del disservizio, ci sarebbe la beffa di una notizia fuorviante. Senonché, in perfetta sintonia con la vibrata e condivisibile nota di protesta formulata dal presidente del Consiglio comunale e con le altrettanti e condivisibili prese di posizione assunte da altri colleghi consiglieri (Bianca Rende in particolare, ndr), avevo indirizzato al commissario straordinario Mastrobuono una lettera».  Nella missiva a cui fa riferimento, chiedeva in modo dettagliato informazioni utili all’intera cittadinanza.

«Alla voce alta e unanime del Consiglio comunale – ha chiuso Ciacco nel suo intervento – non possono corrispondere interlocuzioni istituzionali ambigue. L’effettiva e integrale riattivazione delle linee telefoniche ospedaliere dev’essere garantita con immediata e solerte urgenza. È inutile tergiversare».