Il dipartimento Tutela della Salute della Regione ha istituito con proprio decreto il nuovo gruppo tecnico regionale per la gestione dell’emergenza covid. Sono in tal senso stati nominati alcuni professionisti chiamati a far parte della task force regionale. Nominato coordinatore Andrea Bruni, ricercatore Anestesia e Rianimazione Università Magna Graecia di Catanzaro

I componenti della task force contro il Covid sono:

  • Giuseppe Foti, direttore di Malattie Infettive del Gom
  • Girolamo Pelaia, direttore della Pneumologia policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro
  • Pasquale Minchella, direttore del laboratorio Virologia e Microbiologia ospedale Pugliese di Catanzaro
  • Sisto Milito dirigente Asp Cosenza
  • Ludovico Abenavoli, professore associato Gastroenterologia Università Magna Grecia di Catanzaro
  • Simona Mirarchi, dirigente farmacista
  • Rosalbino Cerra, segretario generale Fimmg Calabria
  • Antonio Gurnari, segretario generale Fimp
  • Eugenio D’Amico, direttore di Medicina Interna Azienda Ospedaliera Cosenza
  • Matteo Galletta, dirigente Medico Igenista e direttore sanitario policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro.

Covid Calabria, i compiti della nuova task force

Tra i compiti che il nuovo organo si pone vi è quello di operare secondo le indicazioni o disposizioni dell’unità di crisi ai fini della definizione degli aspetti tecnici e formali necessari per avviare gli interventi assistenziali; predisporre e aggiornare il piano regionale di intervento; predisporre piani di informazione e formazione per l’intero territorio regionale; verificare che ciascuna Asp, conformemente alle indicazioni regionali, identifichi le strutture, le responsabilità e i percorsi operativi necessari per la rapida attivazione delle misure utili alla gestione dei casi; verificare i progetti di tele-monitoraggio adottati dalle Asp delle Regione Calabria; realizzare e aggiornare l’elenco delle strutture regionali di ricovero e cura utilizzabili per l’emergenza covid; raccogliere e aggiornare repertorio e disponibilità dei farmaci e presidi necessari; individuare ulteriori laboratori di riferimento; individuare una o più farmacie ospedaliere di riferimento in cui conservare i farmaci di uso non abituale e la loro modalità di distribuzione e verificare l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di comunicazione e proporre misure per il loro miglioramento.