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La lunetta di Sibari? Doveva già essere realizzata «e siamo in enorme, inspiegabile ritardo». Ma la partita vera in tema di infrastrutture ferroviarie è la Praia – Tarsia. Ne è convinto il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi che proprio sul “nodo di Tarsia” sta conducendo anche la sua personale battaglia, consapevole che senza quell’opera il nord-est calabrese – e non solo – sarebbe tagliato fuori per sempre dall’alta velocità, quella vera.
«In questi giorni – spiega il primo cittadino ionico – l’attenzione del dibattito pubblico si è spostata sulla cosiddetta bretella di Thurio, un’opera che avrebbe già dovuto essere realizzata e dalle motivazioni ovvie ed incontrovertibili, dal momento che mette in collegamento un’intera fascia ionica. Anzi, l’infrastruttura è in enorme, inspiegabile ritardo. Attenzione però: questa discussione non è sostitutiva rispetto alla questione più importante, cioè la Praia – Tarsia» che assume una valenza «tecnica e politico-sociale».
«A Roma – rimarca Stasi – devono sapere che, senza quest’infrastruttura, un terzo della Calabria, che vive tra i due poli urbani di Corigliano-Rossano e Cosenza, il Pollino e la Valle del Crati, per accedere alla alta velocità impiegherebbe un’ora e mezza, rinunciando di fatto all’utilizzo della ferrovia. Lo ribadisco: a fronte di un possibile ritardo di 7 minuti fino al capolinea di Reggio Calabria, quasi 600 mila persone accederebbero al servizio con almeno 70 minuti in più di media. E gran parte di questa popolazione non avrebbe alcun giovamento dal raddoppio, comunque opportuno, della Paola – Cosenza».
Per il primo cittadino di Corigliano Rossano addurre motivazioni di carattere tecnico in un Paese che ha accettato e sta affrontando la sfida del Ponte sullo Stretto, è «francamente ridicolo, e non ci sono ragioni di carattere ingegneristico o geologico che rendono quest’opera impossibile e nemmeno troppo difficile. È una grande opera e risponde alle ovvie criticità di una grande opera, pertanto il punto è proprio questo: si vuole realizzare una opera importante in Calabria o il Governo Centrale pensa che le grandi opere debbano realizzarsi solo al centro-nord, limitandosi al rifacimento del trucco alla linea tirrenica?» si chiede Stasi.
Per questi motivi, giacché si tratta di un «tema politico e strategico per il Paese, credo che debba aprirsi un confronto Comuni-Regione-Ministeri, scevro da condizionamenti di qualsiasi tipo ma con l’obiettivo di condividere le analisi e realizzare la soluzione migliore per il paese, che è di gran lunga la Praia – Tarsia».
«Mi piacerebbe che su questo tema – conclude Flavio Stasi – si esprimano anche le nostre rappresentanze territoriali, al fine di poter condurre dei percorsi istituzionali comuni ed efficaci. Quella del nodo di Tarsia è la battaglia per il futuro della nostra terra. Altre opere ferroviarie, come la realizzazione della bretella di Thurio, non possono semplicemente essere messe in discussione né ritardate perché ci catapulterebbero nel passato».