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L’appello lanciato dal Movimento 5 Stelle a Sandro Principe affinghce «tramite un gesto di responsabilità e apertura, contribuisca a un progetto di rigenerazione democratica» non è piaciuto a Fabio Liparoti. Il tentativo, va da sé, era finalizzato a chiedere un passo indietro a Principe in vista delle prossime amministrative, ma secondo il segretario della Federazione riformista, la sua candidatura nasce già «dal basso, sollecitata da più tempo da tantissimi cittadini di ogni estrazione sociale i quali si rendono conto del degrado nel quale si trova la città di Rende. Pertanto, è la sua disponibilità espressa il vero gesto di responsabilità, di servizio alla collettività e di sacrificio. Ragioni che con evidenza nessuno può confondere con oggettive ed inesistenza di ambizioni».
Liparoti attacca poi i dirigenti del Movimento 5 stelle: «Ciò che sfugge loro – sostiene – è che il momento storico che vive la città di Rende, è di forte emergenza, che richiede una figura di alto profilo e grande capacità amministrativa, capace di risollevare le sorti della nostra comunità. Certamente non saremo sordi alle istanze che arriveranno da partiti e movimenti politici e civici di stampo progressista e non, che vorranno dare un contributo per arricchire il nostro progetto di governo».
Da qui il suo controappello al Movimento: «Ci auguriamo che non ascolti come Ulisse il canto delle sirene, proveniente da neonati movimenti di preteso rinnovamento generazionale, che si accingono a presentare candidature a sindaco, dietro le quali tentano abilmente di nascondersi i responsabili della cosa pubblica nell’ultimo decennio con i “risultati” che sono sotto l’occhio di tutti».