Cambia nuovamente la geografia del consiglio comunale di Rende. E perdono pezzi gli scranni di solito occupati dagli eletti a sostegno dell’ormai ex sindaco Marcello Manna. Qualora tutti coloro non più organici alla maggioranza decidessero di votare insieme all’opposizione, si verificherebbe una situazione di sostanziale parità se non del tutto un corto circuito.

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Questa mattina, infatti, Francesco Corina e Fabio Marchiotti hanno comunicato alla vicesindaca Marta Petrusewicz, alla giunta e agli altri gruppi consiliari lo smarcamento da quella che finora era stata la loro collocazione. Come noto, ad inizio aprile avevano lasciato rispettivamente il “Laboratorio Civico” e la lista “Marcello Manna Sindaco” dando vita a “Rende Centro Europeo-Riformisti Liberali” di cui il primo è capogruppo.

Rende, Corina e Marchiotti lasciano la maggioranza

Nella pec inviata questa mattina, si dicono «consapevoli e responsabili, oggi più di ieri, dell’etica politica ispiratrice del nostro gruppo di appartenenza e dell’ambizione da tradurre in termini di progettualità e di emancipazione civile che ci siamo impegnati a garantire, prima che a chi ci ha votato, all’intera città».

Poi però l’affondo nei confronti dell’amministrazione Manna-Petrusewicz, che già aveva ricevuto un altro attacco dal meetup rendese del Movimento 5 Stelle. Corina e Marchiotti manifestano perplessità riguardo ai più recenti indirizzi politici che l’attuale maggioranza ha ritenuto di adottare. «Non possiamo non esprimere la volontà di prenderne le distanze, con relativa autonomia decisionale che eserciteremo anche in ambito consiliare – evidenziano -. Con ciò la certezza di materializzare un impegno politico libero da servilismo e scevro da facili adulazioni di circostanza, da barattare alla prima occasione utile, e con la piena consapevolezza e volontà di garantire fedeltà alla città».

La nuova geografia del consiglio comunale

Parole forti che lasciano pensare ad un passaggio deciso all’opposizione, sebbene nel documento si parli di autonomia decisionale. La nuova geografia del consiglio comunale ora vede da una parte il presidente Gaetano Morrone, Nella Fanello, Rachele Cava, Romina Provenzano, Giovanni Gagliardi, Marco Greco, Chiara Lolli, Salvatore Esposito, Concetta Brogno e Marisa De Rose; in una posizione indipendente Eugenio Aceto, Rossana Ferrante, Francesco Corina e Fabio Marchiotti; tra i banchi dell’opposizione Sandro Principe, Mimmo Talarico, Andrea Cuzzocrea, Francesco Beltrano, Annarita Pulicani, Enrico Monaco, Massimiliano De Rose, Michele Morrone, Luciano Bonanno e Luigi Superbo.

Riassumendo: 10 restano a sostegno dell’amministrazione Manna-Petrusewicz, 4 si sono smarcati da ogni collocazione politica e 10 sono apertamente ostili a continuare a tenere in vita la legislatura. Ne deriva che per approvare il tanto agognato Psc la squadra di governo dovrà sudare le sette camicie. E non è detto che compaia mai in un ordine del giorno del pubblico consesso.