Una convention che ha chiarito quanto possa ancora essere rappresentativa ed identitaria la figura di Sandro Principe a Rende, citta che si avvia spedita verso le elezioni. L’ex sindaco è stato sibilino sull’ufficialità della candidatura («se pensate che mi candidi, scrivetelo»), ma rilancia il nostro titolo. «Se definite l’incontro di ieri da Prima Repubblica sono sod-di-sfat-to» ha detto sillabando l’aggettivo. Nell’intervista video che proponiamo in apertura di pezzo, ha ribadito i punti fondamentali del suo discorso a partire dal tema della Sanità e delle Infrastrutture che hanno infiammato una platea che non si vedeva da tempo. Nemmeno nei comizi di piazza dall’altra parte del Campagnano.

Gli argomenti trattati sono stati svariati: dal futuro dei giovani all’Università, passando dai messaggi lanciati alla Regione e agli avversari di centrodestra. Poi un pensiero al centrosinistra che nei giorni scorsi tante volte lo ha chiamato in causa. «La cultura riformista e quella socialista più in generale è aperta al confronto, alla discussione, perché quando si è sereni parlarsi fa sempre bene e porta risultati utili». La chiosa per le due questioni personali che gli avversari (e qualche possibile alleato) mettono sul tavolo: “Sistema Rende” e “Rimborsopoli”: «Sono tranquillo – ha detto -. Laddove dovessi essere io a guidare l’amministrazione, non verrebbe mai messa in discussione. Sotto questo profilo, pertanto, c’è serenità». Nel video in apertura articolo l’intervista completa a Sandro Principe in vista delle elezioni di Rende.

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