Dopo mesi di lotte intestine con i consiglieri regionali, di sindaci e vicesindaci democrat caduti senza levate di scudi, di convocazioni a Roma per mettere un freno al fuoco amico, il segretario provinciale della Federazione del Pd cosentino Vittorio Pecoraro offre il calumet della pace a Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci. Lo fa andando incontro alle loro richieste riguardanti la composizione della segreteria, mai digerita dai due eletti alla Assise e mai riconosciuta. 

«Nei prossimi giorni – dice Pecoraro al nostro network – affronteremo alcuni appuntamenti di straordinaria importanza, come il rinnovo del consiglio provinciale il 20 dicembre, le elezioni amministrative e le elezioni europee di giugno 2024. È evidente a tutti che non possiamo affrontare queste sfide divisi. Per questo motivo, offro la mia sincera disponibilità a nominare una nuova Segreteria unitaria da accompagnarsi ad un nuovo progetto di organizzazione del partito, sia a livello tematico che territoriale».

Si tratta di una svolta importante, anche perché da quando i luogotenenti di Elly Schlein avevano riunito i contendenti intorno ad un tavolo all’ombra del Colosseo, la strada era stata in qualche modo tracciata. Si trattava di capire solo come, tanto che il quando era ormai un semplice dettaglio alla luce delle imminenti elezioni per il Consiglio della Provincia di Cosenza, della nomina di due nuovi assessori a Palazzo dei Bruzi di area Pd e delle candidature per le amministrative della primavera 2024. 

In tale prospettiva, il vasto territorio della provincia di Cosenza, secondo le idee di Pecoraro, ha le potenzialità per diventare uno dei capisaldi del nuovo corso democratico nel Mezzogiorno. «Tuttavia – spiega ancora – l’iniziativa politica messa in campo finora per contrastare le politiche del centrodestra, è stata in parte indebolita dalla mancanza di unità all’interno del partito. Mancanza di unità che ha consentito alle forze avversarie di sfruttare le nostre divisioni per cercare di indebolirci in un momento in cui il panorama politico calabrese attraversa crescenti trasversalismi e una preoccupante diminuzione della partecipazione democratica, soprattutto nelle aree interne.

Sono veramente dispiaciuto per le divergenze emerse all’interno del nostro partito e per il fatto che qualcuno possa sentirsi escluso. Ritengo che la pluralità di idee sia una risorsa preziosa e che dobbiamo promuovere ed  incoraggiare il dibattito nella nostra comunità con un rinnovato spirito di ascolto e confronto. È insomma arrivato il momento di guardare avanti e aprire una nuova stagione con lo spirito unitario che ha contraddistinto la mia elezione a Segretario provinciale».

Il numero uno della Federazione bruzia aggiunge: «Il Partito democratico con la guida nazionale di Elly Schlein sta mettendo in campo, anche in Calabria, grazie al lavoro di Nicola Irto, del Gruppo regionale, dei nostri amministratori, dei tanti dirigenti e militanti nei circoli e nelle federazioni una iniziativa politica alternativa al centrodestra con proposte credibili e battaglie all’altezza delle urgenze avvertite dai calabresi, come il sostegno alla sanità pubblica, la promozione del salario minimo, il contrasto alla penalizzante autonomia differenziata che accresce i divari tra territori e  persone».  

Da qui l’idea di tendere la mano a Bevacqua e Iacucci per ricompattare il partito, come di sovente è avvenuto in vista delle tornate elettorali. «Al fine di procedere nel modo più inclusivo e aperto – conclude Pecoraro – convocherò un tavolo con tutte le forze più rappresentative dei democratici cosentini, senza alcuna esclusione e superando vecchi schemi di divisioni congressuali, che possa riannodare i fili di un percorso e di un comune sentire ed individuare una strategia unitaria per affrontare nei prossimi mesi la giusta battaglia contro la dissennata politica della destra, con un grande esercizio di generosità da parte di tutti. Questo camminare assieme consentirà al Partito Democratico di Cosenza di affrontare con maggiore forza e determinazione le sfide che ci attendono».