Troppo rischioso espellere qualcuno sotto elezioni, specialmente quando c’è dimostrare ai referenti nazionali la propria capacità di convogliare consenso. Così i ricorsi pendenti sul circolo di Roggiano Gravina e nei confronti dei tre consiglieri comunali ribelli di Cosenza che hanno lasciato il gruppo dei democrat, verranno discussi ad urne chiuse. Tutto lineare, molto dilatato nei tempi, attenta a non scontentare alcuna corrente ora che è stata siglata una pax in vista del voto. Ed allora la chiamata alle armi per i vari Picerno, Cristallo e De Caro non subirà scossoni sui territori dell’area bruzia, che però non nascondono insofferenza. «Poi si vedrà, priorità alle elezioni» il diktat riportato da Vittorio Pecoraro e che ha detto essere arrivato direttamente da Roma.

Fatto sta che, oltre ai casi che erano già all’attenzione del presidente della Commissione di Garanzia Salvatore Perugini, presto ne arriveranno altri. Anzi, negli ambienti interni del Pd, gli indignados per la gestione permissiva e tutta orientata a non rompere i già fragili equilibri sono sul piede di guerra. Tre, in particolare, le situazioni che saranno poste all’attenzione: le candidature di Rosellina Madeo (membro dell’assemblea nazionale) a Corigliano Rossano e Biagio Angelo Severino a Morano Calabro in una lista differente da quella del Pd e la situazione del circolo di Spezzano Albanese.

Nel comune arbereshe c’è da segnalare un’uscita pubblica dell’ex primo cittadino Aldo Pugliese che nei giorni scorsi ha chiesto un intervento per venire a capo dell’impasse del circolo, dove il sindaco uscente Ferdinando Nociti (passato ad Azione) ha ancora un forte peso. Ha lamentato l’assenza di un organigramma e, con garbo, sta cercando di capire se sia possibile autoconvocare un’assemblea sebbene manchino i registri degli iscritti in tutta la provincia.

Tornando nel capoluogo, lunedì si sarebbe dovuta tenere la Commissione di Garanzia orfana per la prima volta di Maria Pia Funaro, dimessasi dal partito e candidata con AVS alle Europee. Perugini e gli altri membri l’hanno ringraziata per il lavoro svolto, poi hanno preso atto dell’esistenza di una direttiva nazionale finalizzata a sospendere tutte le attività interne non strettamente elettorali. La Commissione, dopo ampia discussione, all’unanimità dei presenti, ha deliberato:

  • di allegare la mail del Segretario Provinciale al presente verbale;
  • di ribadire di essere pronta, all’esito delle concluse istruttorie, per decidere i ricorsi iscritti all’ordine del giorno della odierna riunione;
  • per senso di responsabilità, di appartenenza e di rispetto delle direttive nazionali e provinciali, pur nella statutaria autonomia della Commissione che è Organo di Garanzia e di Terzietà, di accogliere “il suggerimento” del Segretario Provinciale e di procrastinare la decisione sui ricorsi ad altra data, che sarà nuovamente fissata dal Presidente e concordata con la Commissione;
  • di auspicare che il Presidente Provinciale del Partito, senza indugio nel rispetto dell’art. 9 dello Statuto, convochi l’Assemblea Provinciale affinché, su proposta del Segretario Provinciale, elegga il nuovo Commissario in sostituzione della dimissionaria;
  • di precisare, infine, che, nelle more, la Commissione proseguirà regolarmente nei suoi lavori, non essendo venuto meno il numero legale dei Commissari, potendo legittimamente deliberare ella sua attuale composizione;
  • di demandare al Presidente il compito di invitare il Segretario Provinciale, il Presidente dell’Assemblea, il Dirigente dell’Organizzazione, a partecipare ad un apposito prossimo incontro con la Commissione per discutere, nell’interesse del Partito, del rigoroso rispetto delle regole statutarie e regolamentari, nell’assoluta reciproca autonomia istituzionale di competenze, ruoli, funzioni e responsabilità, per individuare le più efficaci linee di comportamento, assicurando incisiva azione politica e concreta attuazione dei principi etici, statutari e regolamentari del Partito;
  • di inviare copia del verbale ai Segretari Provinciale e Regionale, al Presidente dell’Assemblea Provinciale, al Dirigente dell’Organizzazione del Partito nonché ai ricorrenti ed ai resistenti;
  • infine di dare notizia agli organi di informazione della presente deliberazione.