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Scelgono un vecchio proverbio calabrese i tre dissidenti del gruppo Pd al Comune di Cosenza per rispondere al segretario provinciale Vittorio Pecoraro che non è stato tenero nel commentare la loro conferenza stampa. Francesco Graziadio, Gianfranco Tinto e Aldo Trecroci rivendicnao la formazione di “Democrazia e Partecipazione” e respingono le accuse mossagli dalla federazione.
«Prendiamo atto della nota della segreteria provinciale del PD a firma del segretario provinciale Vittorio Pecoraro – dicono i tre consiglieri comunali -. Non vogliamo insistere nel ribadire la nostra posizione già ampiamente esplicitata nelle conferenze stampa. Si vuole solo simpaticamente ribattere (ci venga concessa una piccola dose di ironia in una querelle che francamente rischia di divenire stucchevole), con riferimento all’ultima accusa rivoltaci di aver formato il nuovo gruppo consiliare ‘in previsione di un’eventuale integrazione della giunta, per coprire alcune posizioni vacanti come quella di Vicesindaco o di Assessore al Bilancio‘, con un vecchio detto popolare sempre attuale e spesso veritiero: ‘a gatta della dispensa com’è la pensa‘».