«Abbiamo letto con attenzione le parole del segretario della Federazione Riformista, il signor Fabio Liparoti, in merito agli studi urbanistici e alla pianificazione della città di Rende. Non possiamo che restare perplessi nel constatare che tali affermazioni sembrino lontane sia da una solida base culturale sia da un’analisi oggettiva della realtà cittadina. Il tema è di fondamentale importanza e allo stesso tempo estremamente complesso, tanto che stupisce che temi così tecnici possano essere affrontati con tanta semplicità da chi non è esperto in pianificazione urbanistica». Lo afferma in una nota Loredana Pastore, coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia, partito a sostegno del candidato a sindaco Marco Ghionna.

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«Certo, è sotto gli occhi di tutti noi cittadini rendesi che la trasformazione urbanistica degli ultimi tempi è stata fortemente dettata dal volere di alcuni costruttori che hanno nei fatti guidato le scelte della politica amministrativa generando il noto fenomeno del “sacco di Rende”. Il cemento – prosegue Pastore – spesso ha prevalso sulla qualità della vita e la pianificazione è apparsa più come una sommatoria di interventi scollegati che come un progetto condiviso. È chiaro che c’è bisogno di un intervento per evitare di continuare a sacrificare sull’altare del cemento gli standard di vivibilità della cittadinanza Rendese».

«Autoproclamarsi padri della moderna pianificazione è il classico delirio di onnipotenza, già provato nel tempo, di certi riformisti e rimanendo in tema di menti illuminate concludo con una nota ironica: l’unica somiglianza che possiamo accostare tra loro e il barone Haussmann, urbanista dell’epoca napoleonica fondatore delle moderne tecniche pianificatorie, è il periodo storico di appartenenza» conclude la coordinatrice di Fratelli d’Italia.