Festa dell’Unità, Mario Oliverio rilancia le primarie: «Seguire le regole». Ecco cosa ha detto il presidente della Giunta regionale, ieri, a Spezzano della Sila.

I vertici nazionali del Pd, insieme al commissario Stefano Graziano, continuano nella direzione del cambio di passo, in vista del rinnovo del consiglio regionale. Dal canto suo, il governatore uscente, Mario Oliverio, percorre la sua di strada, girando la Calabria e chiedendo a gran voce l’applicazione dell’istituto delle primarie. La contrapposizione vede schierati i seguaci della linea imposta dal segretario dem Zingaretti e propagata nelle ultime settimane, in ambito regionale, dal responsabile dei circoli Pd del Sud Italia, Nicola Oddati, e chi, invece, vorrebbe la ricandidatura di Oliverio. Ieri Graziano ha, nuovamente, confermato l’intenzione di partecipare alle prossime regionali sotto la guida di un altro candidato. 

Oliverio non molla e rilancia le primarie

L’attuale presidente, in visita ieri sera alla Festa dell’Unità di Spezzano Sila, risponde picche. Non arretra nella sua volontà di ottenere le primarie, per la scelta del prossimo candidato dell’area del centrosinistra calabrese. Forte, lui, di un radicamento territoriale visto negli ultimi due anni, con prese di posizioni di centinaia di amministratori locali ed esponenti di partito. «Non mi pare, che queste dichiarazioni siano una novità da parte del commissario. Io credo – dice Oliverio – in un partito ci siano delle regole, che devono essere rispettate. Ancor più, quando, in questi caldi mesi estivi, si esprimono pareri positivi, come il commissario ha fatto giudicando sul governo della regione da me presieduto. Poi se ne traggono conclusioni opposte. Ci sono regole, c’è uno statuto. Il partito non è regolato da commissari. Nel rispetto dello statuto, se ci sono altre candidature, anche se ancora non ne ho viste, si mettono in campo, si valutano. Se non si trova la sintesi, ci sono percorsi definiti dallo statuto che valgono per tutti e devono essere rispettati».

Percorsi tipo le primarie: «Non vedo come si possono opporre veti all’applicazione di una regola statuaria, come le primarie. Non se ne capirebbe la ratio». Nel Pd la voce non è unanime. Ieri a Spezzano erano presenti sindaci e assessori dei comuni presilani (Spezzano, Casali del Manco, Celico), consiglieri comunali di Cosenza come Damiano Covelli, i segretari dei circoli di zona e il segretario provinciale Luigi Guglielmelli che si è esplicitamente schierato dalla parte del governatore. 

«Pd-M5S? Guardiamo al merito»

Il tema caldo della politica nazionale è il possibile parto del nuovo governo, figlio di un’alleanza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Il quale giunge sulle colline ai piedi della Sila: «Valutare, capire il merito di un accordo di programma. Merito significa – osserva Oliverio – vedere quali nodi vengono posti al centro di un’alleanza. Prima ancora degli uomini, ci sono i problemi dell’Italia, del Sud, del lavoro, dei giovani. Il bene del nostro paese prevale su tutto. Capire il merito e la coerenza di azione di governo conseguente agli obiettivi preposti. Altro compito fondamentale, quello del confronto ed il recupero di un rapporto con i cittadini». (Giulio Cava)