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Lunedì mattina il consiglio comunale di Cosenza dovrà proclamare il dissesto finanziario del Comune di Cosenza, dopo la conferma delle sezioni unite della Corte dei Conti. Una decisione che impone un aut aut al consiglio comunale di Cosenza che, qualora, non votasse in questa direzione o se mancasse il numero legale, verrebbe immediatamente sciolto. Se quest’ultima ipotesi subito dopo l’udienza a Roma sembrava irrealizzabile, in queste ore circolano diversi rumors sul fatto che qualcuno dell’attuale maggioranza e della minoranza, esclusa la coalizione “Grande Cosenza” (che ha già detto che non sarà presente in Aula), capeggiata da Carlo Guccione, possa non presentarsi al consiglio comunale di lunedì mattina.
Dissesto e Regionali, Occhiuto si gioca il futuro politico
Il sindaco Mario Occhiuto e il presidente del Consiglio comunale, Pierluigi Caputo sono in contatto con i consiglieri comunali per capire quale sia la reale volontà della maggioranza, visto che l’ultima nota pro-Occhiuto non era firmata da Annalisa Apicella e Giuseppe D’Ippolito. Essendo entrambi vicino a Fratelli d’Italia, qualcuno pensa che ci sia una strategia a livello regionale per mandare a casa il sindaco Mario Occhiuto, ieri rinviato a giudizio per la bancarotta della società Ofin.
Il rinvio a giudizio mette in imbarazzo Forza Italia
E’ evidente che, nonostante l’auspicio di Mario Occhiuto di proseguire negli impegni politici, l’ultimo evento giudiziario mette in forte imbarazzo Silvio Berlusconi e altri esponenti di Forza Italia. C’è chi parla di un’eventuale sostituzione con Roberto Occhiuto, fratello del sindaco e attuale deputato forzista, ma la Lega di Matteo Salvini e il gruppo Gentile non sarebbero d’accordo. Si cerca dunque un nome condiviso, che può uscire dal mondo della magistratura o della società civile. Una cosa è certa: le quotazioni di Sergio Abramo sono in caduta libera. Quindi il candidato governatore del centrodestra non sarà il sindaco di Catanzaro.