In fondo possiamo dire che non è mai stato vero amore. Dal momento del ballottaggio fino alla chiamata in tribunale, tra Franz Caruso e Fabio Gallo, i rapporti sono sempre stati instabili e tendenti al temporale. L’ultimo capitolo della saga si scrive oggi quando dalle stoccate si è passati alle carte bollate. Già dal tono del comunicato stampa con cui Caruso ha indicato la porta a Gallo, dopo alcune esternazioni in diretta fb che al sindaco non sono piaciute per niente, si capiva che la goccia era vicina a far traboccare il vaso. Gallo aveva chiesto la direzione del Rendano all’indomani della vittoria di Caruso il quale, però, ha pensato che fosse più adatto a lui un ruolo più ridotto di collaborazione e supporto alla programmazione. Già qui sono cominciate le prime scintille, con qualche mal di pancia esternato via social da Gallo che aveva dato per certa la sua nomina a direttore. Le prime nubi si dissolsero in una sorta di «transeat», una specie di pace armata che è durata il tempo di qualche diretta facebook.

Dopo la revoca di un incarico (a titolo gratuito) dal nome chilometrico ( collaborazione specialistica in materia di digitalizzazione del patrimonio culturale e di realizzazione di un ecosistema digitale per la cultura cittadina a cui si aggiungeva il supporto nelle scelte di programmazione indirizzate a rilanciare e valorizzare il Teatro cittadino di tradizione Alfonso Rendano) e una piccata conferenza stampa convocata da Gallo per protesta, Caruso ha deciso di querelarlo.

«L’incarico è stato conferito “intuitu personae” – si legge nella delibera della giunta – sulla base di un rapporto di fiducia tra il primo cittadino ed il sig. Fabio Gallo (…) con successivo decreto pubblicato e notificato a mezzo pec in data 27 ottobre 2022, il sindaco ha revocato l’incarico di collaborazione in quanto il sig. Fabio Gallo non ha mai espletato i compiti assegnati ed accettati nella maniera propositiva auspicata mentre, di contro ha ritenuto lecito manifestare, più volte, un interesse oppositivo ed un atteggiamento contrario all’operato dell’Amministrazione mediante pubblicazione, sui social ed in special modo sul proprio profilo Facebook, di critiche infondate suscettibili di incidere sul rapporto fiduciario con il primo cittadino ed arrecare grave pregiudizio all’Amministrazione comunale, al primo cittadino ed all’immagine del Comune di Cosenza».