La notizia è arrivata durante la prima serata della festa di AttivaRende, il movimento politico di Mimmo Talarico. È stato proprio l’ex consigliere regionale ad informare il pubblico presente che i commissari si sono presi altri sei mesi per «proseguire nell’opera di risanamento dell’azione amministrativa rispetto agli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata». Santi Giuffrè, Rosa Correale e Michele Albertini guideranno l’Ente fino a giugno, quando, per forza di cose, poi si andrà ad elezioni. Era proprio questo il tema del dibattito a cui hanno partecipato le forze del centrosinistra: la necessità di restituire ai cittadini di Rende la sovranità espressa da un voto. 

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Talarico aveva invitato anche i partiti di centrodestra «ma prendiamo atto che non hanno inteso partecipare» ha detto. L’ultima volta che fu protagonista di un’iniziativa simile, la Dda di Catanzaro aveva da poco innescato il terremoto giudiziario di Reset. «All’epoca chiedemmo a Manna di dimettersi per un atto di responsabilità. Fummo facili profeti – ha spiegato – del resto la città non avrebbe vissuto l’onta degli ultimi anni a cui si somma adesso quella dell’incorporazione a Cosenza e Castrolibero». AttivaRende, in un’ipotetica alleanza di centrosinistra, potrebbe rappresentare il ponte tra la Federazione Riformista di Sandro Principe e il Movimento 5 Stelle di Pasquale Tridico e Anna Laura Orrico. Un campo largo in piena regola tutto in salsa rendese.

Principe stuzzica Irto che risponde

L’argomento caldo, però, è la fusione e l’ex sindaco sposa in pieno l’interpretazione di Fernando Pignataro (segretario regionale di Sinistra Italiana) e di Antonio Lo Schiavo (consigliere regionale di DeMa Presidente), secondo cui si sta assistendo ad una deriva fascista. «La proroga è un tentativo di non far votare più Rende – ha sentenziato Principe -. Sono cresciuto con una cultura lontana da alcuni poteri autoritari. Ma com’è possibile che la sinistra abbia applaudito la nomina di un prefetto Ministro dell’Interno? Vi è un disegno che parte da Catanzaro e passa da Cosenza per arrivare a Roma. I commissari hanno proseguito il disegno di Manna su tanti provvedimenti, come piste ciclabili e taglio degli alberi. Il PD che si dice democratico deve difendere i principi democratici, tutelando le comunità che voteranno contro il progetto di fusione».

Sono punzecchiature dirette al senatore Nicola Irto, il segretario regionale del Pd, con chiaro riferimento all’emendamento che Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci presenteranno in Consiglio regionale per cristallizzare al 2027 la data di scioglimento dei tre centri di governo. «Il centrosinistra – ha ribattuto l’esponente democrat di Palazzo Madama – deve dire con chiarezza che a Rende si deve votare a giugno, a prescindere dalla fusione. A quel punto le migliori personalità dovranno scendere in campo. Il nostro partito, ad ogni modo, sta raddrizzando una legge di fusione fatta male per colpa del centrodestra, ma noi abbiamo il merito di portarla su binari migliori».

Orrico: «Prolungamento non tolga a Rende le elezioni per sempre»

Anna Laura Orrico vive a Rende e non ha esitato a prendere parte all’ormai celebre fiaccolata del 2022 che da Via Rossini arrivò nei pressi del Municipio per chiedere legalità. «Auspico che si possa tornare al più presto al voto, io stessa ho sollecitato il Ministro Piantedosi con una lettera nei giorni scorsi senza avere risposta – ha evidenziato -. Mi auguro anche che la notizia di questa sera e del nuovo prolungamento della gestione commissariale non tolga la possibilità ai cittadini rendesi di avere qualcuno che li rappresenti in vista del processo di fusione imposto dal centrodestra». Stasera secondo appuntamento con AttivaRende e la sua festa. Si parlerà di Autonomia differenziata con Franz Caruso, Flavio Stasi, Nicola Fiorita, i rappresentanti sindacali e l’europarlamentare del M5S Pasquale Tridico.