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Sono stati inflitti 10 giorni di sospensione dallo stipendio e dal servizio a Roberto Sacco, vicepresidente del Consiglio comunale dopo l’indagine interna all’Azienda Ospedaliera di Cosenza avviata a margine di una denuncia di Vitaliano De Salazar, commissario straordinario dell’Annunziata. Ad ottobre scorso puntò il dito verso alcuni dipendenti a suo avviso rei di aver gonfiato indebitamente i propri stipendi anche di 100mila euro.
Se da un lato non una parola da Palazzo dei Bruzi, dalla Regione si espose il Governatore Roberto Occhiuto che invocò il licenziamento qualora fossero accertate le responsabilità. In un video social tuonò: «Ladri!».
Ad ogni modo, Roberto Sacco continua a professarsi completamente estraneo ai fatti. «Leggete cosa dice il provvedimento di da De Salazar – ha spiegato ai nostri microfoni -. C’è scritto che le somme percepite dal sottoscritto oggetto della contestazione sono state effettivamente espletate tenuto conto della grave carenza di personale nel centralino, nonché di diverse disposizioni di servizio, per l’effettuazione di straordinario. Il tutto considerata la notevole difficoltà a stabilire l’effettiva somma a seguito della corposa documentazione depositata, valutata la dichiarazione nel ritenere completamente estraneo, e non responsabile per i fatti accaduti nella vicenda in oggetto, nonché nell’estrema criticità nel definire tutto ciò. La commissione ritiene di non potere riscontrare intenzionalità e volontà nella determinazione dell’oggetto. Per quanto previsto dal regolamento ho ricevuto una sospensione di 10 giorni, senza dover restituire nulla».