Il decreto con cui Roberto Occhiuto, nella sua veste di commissario per il Piano di Rientro, riorganizza la rete ospedaliera calabrese non piace alla deputata della Lega, Simona Loizzo. L’onorevole boccia senza appello il piano sostenendo che «evidenzia la mancanza di un confronto con le realtà territoriali che tenga conto delle professionalità e delle attività già consolidate, con la piena soddisfazione dei pazienti. Si rischia cosi di trovarsi di fronte ad un Libro dei sogni, in cui si prevede l’attivazione di più di mille nuovi posti letto distribuiti in modo discutibile su tutti gli ospedali, ma soprattutto senza che siano individuate in modo preciso le modalità di assunzione del nuovo personale medico e del comparto necessario a tale scopo».

Ma è soprattutto sull’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza che la Loizzo non condivide le idee di Occhiuto. La deputata infatti sottolinea «una notevole discrepanza in termini di numero di Strutture Complesse previste per gli HUB della Regione Calabria  passando dalle 82 della Dulbecco alle 41 del GOM e alle 38 dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, nonostante la istituzione a Cosenza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “ Annunziata-UNICAL”, che è già realtà e di cui non viene fatta alcuna menzione in tutto il DCA». Circostanza, questa, davvero curiosa se si considera il ruolo strategico che dovrebbe avere la nuova facoltà di Medicina all’Unical per il rilancio del comparto e se si considerano tutte le polemiche che sono piovute da Catanzaro sulla questione.

Ma il problema non si limita a questo secondo la Loizzo. «Risulta evidente – scrive – una malcelata penalizzazione dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza la cui Direzione Strategica appare da tempo sempre di più impegnata in attività di organizzazione specificamente amministrativa, con nessuna ricaduta nel campo del miglioramento dell’offerta sanitaria ai cittadini, tralasciando colpevolmente di pretendere una maggiore attenzione da parte della Struttura Commissariale in termini di assunzione di nuovo personale e di un maggiore finanziamento, anche alla luce dell’aumento notevole della produzione che si e’ registrato nel 2023, ottenuto esclusivamente grazie al sacrificio dei tanti professionisti dell’Annunziata, ormai stanchi delle continue mortificazioni e penalizzazioni, certificate da un Atto Aziendale a dir poco lacunoso».

La deputata poi nella sua analisi sottolinea come a Cosenza l’area materno-infantile abbia sempre rappresentato un’eccellenza. «La stessa Terapia Intensiva Pediatrica, che funziona dal 2018 in modalità isorisorse, con grande sacrificio di tutti gli operatori – ricorda – viene di colpo trasferita all’Università di Catanzaro dove non verrà mai realizzata  mancando il Pronto Soccorso e le competenze di Chirurgia Pediatrica come dimostrano i diversi trasferimenti fatti per Cosenza».

Il finale annuncia battaglia. «in qualità di Deputato, faro’ tutto quanto in mio potere per evitare un tracollo della nostra Sanità, rendendomi sempre disponibile al dialogo e mettendo a disposizione le mie competenze di Professionista della Salute, per poter regalare una Sanita’ di qualita’ alla mia Regione. Lo meritano i medici, gli Infermieri, gli OO.SS. ma lo meritano soprattutto i cittadini calabresi».