Domenica 13 ottobre, al teatro A. Rendano di Cosenza, la cooperativa sociale Onlus Crisalide ha portato in scena Il Pulman della Vita, uno spettacolo nato dai percorsi di teatro sociale e danza-movimento-terapia condotti rispettivamente da Francesca Florio, Paolo Gagliardi e Jacopo Leone. Questo progetto, che si inserisce nella mission riabilitativa della cooperativa, ha visto la partecipazione attiva degli utenti dei centri diurni C.S.M. di Acri e di Cosenza, che attraverso le arti performative hanno potuto sviluppare consapevolezza, autostima e controllo.

L’allestimento teatrale, arricchito dai costumi sartoriali di Giuseppe Cupelli e dalle scenografie di Stefania Montoro e Oreste D’Epiro, ha coinvolto gli utenti in una fusione di espressione artistica che è riuscita a trasmettere un forte messaggio empatico. Grazie all’integrazione di attività in linea con gli obiettivi della Crisalide, il pubblico presente ha potuto assistere a uno spettacolo emozionante, sentendosi parte di uno scambio autentico e profondo.

In occasione della Settimana mondiale della salute mentale, l’evento ha attirato numerosi addetti ai lavori, tra medici, tecnici e associazioni, che hanno apprezzato il lavoro della cooperativa Crisalide con feedback positivi. Monsignor Cecchinato, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, ha partecipato con un intervento, sottolineando l’importanza dell’eucaristia come momento di comunione e condivisione all’interno della comunità.

Attraverso un testo e una sceneggiatura corporea di forte impatto, Il Pulman della Vita ha affrontato tematiche attuali come la violenza domestica e la discriminazione. Lo spettacolo è stato realizzato con la collaborazione del Centro Danza Bolero di Katiuscia Alfano e del Centro Artistico Musicale di Francesco Petrasso, contribuendo al valore artistico della performance. Il viaggio della cooperativa Crisalide continua, con l’obiettivo di creare esperienze sempre più coinvolgenti per i suoi utenti e per il pubblico.