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C’è grande fermento nel centro storico di Castrolibero. L’amministrazione comunale ha appaltato lavori per oltre sei milioni di euro grazie al Bando borghi e altre forme di finanziamento. L’obiettivo è rivitalizzare il cuore antico della cittadina per trasformarlo in borgo storico ospitale.
Il sindaco Orlandino Greco ci ha spiegato nel dettaglio il progetto che mira a rendere il borgo centro di attrazione turistica, anzi di farne un unicum nel Meridione d’Italia grazie alla SPa pubblica, le piscine, quello che lo stesso Greco definisce il “modello Bormio”. Anche sulla ricettività l’amministrazione sta lavorando molto con alcuni spazi comunali che verranno adibiti a ricettività turistica e ai progetti che stanno presentando una serie di privati.
Il rischio è che tutto questo lavorio dell’amministrazione comunale venga in qualche modo “scippato” dalla imminente creazione della città unica. Un progetto che non trova affatto d’accordo Greco secondo il quale manca proprio la progettualità a questo disegno che lui vede funzionale solo alla velleità di qualche consigliere regionale di ritagliarsi qualche postazione di potere e la necessità del Comune di Cosenza di colmare in qualche modo i suoi buchi di bilancio. Di più. Proprio in questo progetto di fusione Greco vede il maggiore problema politico dell’amministrazione Occhiuto ovvero una sorta di scontro fra il centralismo regionale e il ruolo dei sindaci. Per questo dice che Castrolibero è pronta a fare opposizione su un doppio binario: da un lato giuridico con ricorso alla Corte costituzionale, dall’altro politico. Greco si dice anche certo che il centrodestra non avrà il coraggio di andare fino in fondo, soprattutto dopo i risultati del referendum che vedranno la prevalenza di un secco NO sia a Castrolibero, ma anche a Rende.
L’ultimo passaggio dell’intervista riguarda l’accordo fra Idm e la Lega che Greco definisce accordo di scopo sia elettorale sia politico. Elettorale perchè alle Europee le due formazioni correranno insieme, politico perchè Greco ritiene che la Lega dia garanzie a quelle che sono le istanze del Meridione. Almeno questi sono i termini dell’accordo che troverà una sua prima fase di rodaggio proprio con le elezioni Europee di giugno. Subito dopo si farà un bilancio per capire se l’accordo potrà diventare strutturale.